Il Sogno di Matteo-Leo Lionni-Babalibri-

Da poco più di dieci giorni è uscito un altro capolavoro di poesia di Leo Lionni, le vicende del topino Matteo ci strappano un tenero sorriso, Matteo è alla ricerca di se stesso è un cucciolo alla scoperta del mondo, e proprio il mondo vuole visitare!

Complice una maestra vera, quelle di una volta, che indirizza i topini non a “gitarelle” fuori luogo, ma, intuisce che i topini fin da piccoli devono frequentare i musei: ed è proprio al museo d’arte che porta i suoi topetti.

Cosa ci vuole dire Leo Lionni in questa pillola di sogno? Ci vuole dire che Matteo ha i suoi sogni fin da piccolo, che i desideri dei genitori poco contano, non importa che diventi medico per assicurare a tutta la famiglia parmigiano a tutte le ore ( Matteo è povero), che i bambini vanno sensibilizzati alle arti fin da subito, la musica, la pittura…solo così semini apparentemente inerti germoglieranno…alla fine della storia Matteo diventerà un pittore un famoso pittore…e dipingerà una tela meravigliosa” Il Sogno di Matteo”…appunto!

La fine del topo-Lapo Feri-edizioni Kimerik- narrativa-

E’ l’agosto del 1985, una caldo agosto, l’aria profuma di resina di pini, un Gufo surreale appollaiato su un ramo sceglie la cena, un malcapitato topo, un bipede in canottiera fuma fuori da uno sgangherato prefabbricato…dove ci porterà tutto questo? dove neanche immaginate: quattro giovani vent’anni dopo…una famiglia surreale, che dalla tragedia riesce a ridere, Gero bellissimo,  intelligente, curioso… Daisy spregiudicata, sensibile, Rupert la cui diversità è accoglienza, amore…Lothar, una montagna umana, ferino. Rosa, Wanda…  Una brigata sgangherata e grottesca, i personaggi si rincorrono uno dietro l’altro, ognuno caratterizzato, la cui psicologia si definisce non nella parola o descrizione,ma, nel tratteggio fisico, nel movimento.

Poi come accade nei romanzi ben costruiti, la città che fa da quinta, evapora, complice il caldo e l’estate, ma è come se fosse sempre estate, senti l’odore della polvere, del sudore,

e, lei, la città un enorme nuvola di vapore…senza nome…il sole nero alto nel cielo,foriero di disgrazie.

la Vita imprevedibile con le sue disgrazie cambia l’esistenza di ognuno di loro: in peggio, ma, l’amicizia, questo sentimento d’amore aiuta i ragazzi a vivere: vicende rocambolesche, un borsone carico di denaro, un manipolo di spregiudicati delinquenti, una donna folle al limite della schizofrenia, la morte, ineluttabile, tragica, dolorosa, impotente, l’apparente cecità e sordità di una madre…ma ridiamo anche: ridiamo di Calogero, della sua morte, ridicola e grottesca, poi sorridiamo…di una carezza.

L’impianto descrittivo è sicuro, fluido, la trama ben orchestrata nei passaggi da un piano narrativo all’altro… si direbbe di uno scrittore consumato…pieno di coup de théâtre‘, senza salti, frizioni nella lettura.

Perché leggerlo?

E’ un bel romanzo! è originale la multiformità delle idee che lo costituiscono, avvincente, commuove senza pietismi, e, quando chiudi il libro perché è terminato ti strappa un sorriso, lascia spazio alla speranza!

 

Lessico famigliare-la madre- Prof.Massimo Recalcati-

Credo che nessun altro luogo potrebbe meglio accogliere i tre appuntamenti che il Prof. Recalcati ci ha donato… un faro in un mare in tempesta, qui su “Piccoli apprendisti di felicità”, sono una mamma, e mai avrei immaginato l’alienazione femminile, che vedo attorno a me, nel divenire madre, i miei modelli femminili sono state donne dagli “occhi grandi” mia nonna, divenuta mamma a sedici anni, sfidando convenzioni e luoghi comuni questa piccola donna nata nel 1921, andò a scuola con il pancione, il grembiule nero, il colletto bianco, le trecce raccolte in cima al capo, mio padre nacque fuori dal matrimonio, ma lei doveva continuare gli studi, incurante delle dicerie ignoranti dei benpensanti. Mia mamma, il cui lavoro, tutta la vita, era la bandiera non della sua indipendenza economica bensì della sua libertà…

Ecco che Lessico famigliare è la sintesi magistralmente condotta,e, pensata, di linee guida inderogabili per una donna e anche una mamma.

Lo ripropongo, come primo appuntamento, perchè i figli saranno felici solo se passeranno attraverso il benessere della propria mamma: mamme gioiose, realizzate come donne e come femmine crescono figli felici! Grazie Prof. Recalcati.

https://www.raiplay.it/video/2018/04/Lessico-famigliare-6560efdb-8fcc-4c25-b7aa-ff94a7bf28e1.html

 

Planta VI edizione- Real Orto Botanico di Napoli-Fra rose antiche e Clematis-

Si è conclusa la rassegna  di “Planta, VI edizione il giardino e non solo”, Mostra Mercato dedicata al florovivaismo di qualità…la sede che che ha accolto la manifestazione è il Real Orto Botanico di Napoli- https://edwigemormile.com/2016/03/15/perche-un-orto-botanico-real-orto-botanico-di-napoli/ un gioiello architettonico e paesaggistico.

ninfea

(part.ninfea vasca Real Orto Botanico Napoli)

Naturalmente non ho resistito e complice onomastico di mia figlia tutta la famiglia ha festeggiato in loco: bellissime piante, presenti alcuni vivaisti importanti provenienti dalla Toscana, dal Veneto…

Per la Campania presente Il Poggio delle Rose di Carmine Palmese https://edwigemormile.com/2015/03/16/il-vivaio-il-poggio-delle-rose-carmine-palmese/

carmine parise

(Carmine Palmese-Vivaio Poggio delle Rose)

Un riferimento per tutti coloro appassionati di rose antiche.

Da Carmine Palmese ho acquistato Rose mosqueta, e… fra le mie preferite la Chapeau de Napoleon!

Una meravigliosa rosa barbuta, ovviamente non il fiore, bensì il bocciolo, è una muscosa! proprio perchè il bocciolo sembra essere avvolto nel muschio.

Avvolta da un tessuto vegetale ricco di ghiandole odorose è profumatissima, e non dovrebbe mai mancare nel nostro giardino, è una mutazione spontanea della Rosa Centifollia.

vasca ninfee orto botanico

Un unico appunto alla manifestazione: troppi espositori di cibo, assenti incontri formativi per il pubblico, e pochi acquisti di nicchia! Peccato!

 

(giardino roccioso Real Orto Botanico Napoli)

 

 

Ossa Rotte-Gabriele Proglio- Edizioni Kimerik- narrativa-

I compagni di viaggio in questo bel romanzo sono insoliti, apparentemente assenti o dietro le quinte sono in realtà i veri protagonisti: la notte, pink floyd, la nemesi, e l’oscurità di un’anima, quella vera, lucida, calcolatrice, non c’è ricerca, la dimensione è nichilistica e profetica: un uomo di età indefinibile, potrebbe essere di mezza età, disilluso e polveroso, o, invece, giovane… ed è giovane, ed ha in sè la morte, ancor prima che si annunci…l’amore letterario: impossibile e distruttivo:

Fluida la narrazione, scarnificata ed essenziale va dritta all’obiettivo, fa male.

il dolore di un giovane, di cui nulla si sa, probabilmente ha alle spalle una sbiadita famiglia piccolo borghese, tanto tranquilla da consegnarlo ad un nulla…non c’è luce, non ci sono approdi, non ci sono percorsi, non ci sono individui, solo ombre macilente e surreali.

Fotogrammi rubati al cinema… “Via da Las Vegas” …ecco lì prende forma…

                                        Non può vivere perchè ha in sè la morte.

Ossa rotte

Gabriele Proglio

Editore: Kimerik
Collana: Kimera
Anno edizione:2018

 

 

 

Ti Dono il Mio cuore-Pimm van Hest-Sassafras De Bruyn- Edizioni Clavis-

Circa un mese e mezzo fa in libreria su uno scaffale fui attratta dalla copertina di questo libro, la delicatezza tono su tono dei colori, la texture della carta, il suo odore che mi pareva già di percepire dalle sue pagine…il titolo “Ti Dono i mio cuore”, allora pensando alla mia bimba che da un pò di tempo mi bisbigliava parole come cuore e sentimenti decisi che lo avrei acquistato!

Sfogliandolo non vi sto a dire la bellezza della grafica, dei disegni, degli intagli…pizzi che scivolavano dalle dita…ma di cosa trattava? importante…

Narra il ciclo della vita-morte-vita, narra di famiglie che si avvicendano, di bambini che crescono, di un albero che veglia su di loro, di una scatolina che contiene tutto ciò che ci serve…un seme a forma di cuore!

In un attimo ho pensato che era un regalo importante da consegnare simbolicamente ad una data specifica…da lì a poco sarebbe arrivata la Pasqua, dove la morte e la vita per poco s’intrecciano e coesistono…era quello il momento giusto!

Questo meraviglioso libro l’ho donato simbolicamente alla mia bimba e lo abbiamo letto la mattina di Pasqua a colazione…

E’ una fiaba poetica che insegna a vivere, con illustrazioni e magie di carta che incantano, è un dono che cambierà la vita, emozionerà, darà conforto, protezione , calore…

per tutte le età!

ti dono il mio cuore

– Elfi a sorpresa- a cura di Jessica Festa e Michelangelo Belviso-

Elfi a sorpresa!!!!!
LaboratTorio a cura di Jessica Festa e Michelangelo Belviso.
per bambini e ragazzi dai 3 agli 11 anni

I nostri elfi si nascondono ovunque, anche tra le uova di cioccolato pur di rimettersi all’opera.

E allora, siamo lieti di annunciare che…📢
la fabbrica riapre🎉, con i seguenti “turni di lavoro”:
Giovedì 29 e Venerdì 30 Marzo
dalle 9.00 alle 13.00

– Risveglio muscolare
– Colazione
– Storia del Buongiorno
– Laboratorio teatrale
– Laboratorio creativo
– Ospite Speciale
– Merenda
– Parole in libertà

Vi aspettiamo!

Solo su prenotazione.
Info. 389 6552750 Jessica

Metti le ali alla tua libertà -Cira Di Feo-edizioni Kimerik-narrativa – recensioni-

Mi chiamo Costanza, sono giovane, ma già le cose della vita mi hanno ferito…molto e profondamente…ma io sono forte, ed ho il coraggio, quello vero, quello che da la mano alla paura quotidianamente, ho la determinazione, quella vera, quella che guarda allo specchio la fragilità, i dubbi.

Mi chiamo Costanza e so che l’amore è importante, ma solo dopo di me, altrimenti non sarebbe vero.

Mi chiamo Costanza ed una volta al mese torno a casa dei miei genitori, torno al mare della mia città, torno ad una casa atavica, metaforica e uterina…

Mi chiamo Costanza e so che il dolore, quello vero, non urla, non conosce vittimismi e pietismi, ma lotta va avanti ed aggiunge un pezzettino alla volta…

Mi chiamo Costanza e sono una donna.

 

“…però il mare mi restituisce sempre da quella frattura epica che l’esistenza con il suo buio, le sue urla, le sue angosce provoca…è una posizione in orizzontale, che placa e quieta, spesso penso al più grande libro che mai sia stato scritto sul mare..l’Odissea, mai sarebbe potuta essere scritta senza il mare, simbolo del passaggio attraverso la vita…e del “folle volo” il mare, il liquido amniotico a cui ritorniamo, per me non è sfida e confronto ai confini del mondo conosciuto, quello nostro mentale, ma il Gran Ritorno alla casa del Padre…”(cit.Il viaggio oltre la metafora Edwige Mormile)

Perchè leggerlo?

La narrazione è fluida, scorrevole, piacevole, i temi trattati sono dettagliati, la dovizia dei particolari rimanda ad una traccia autobiografica.

L’autore è una donna, che ha la capacità di trattare temi affettivi e sentimentali senza pietismi, senza banalità, con grande lucidità, in modo verticale e scarnificato.

Tutto il tracciato emozionale non piange ma soffre, muto.

bellissimo leggetelo!

Nel giardino della vita- Claudia Calderoli-poesia-edizioni Kimerik-recensioni-

 

Tutto ciò che avviene in un vaso accade nell’anima, ed il giardino sempre è stato metafora di esplorazioni…di spazio interiore, giardini ed anime si appartengono.

Il giardino è un luogo terapeutico, è un archetipo della vita.

Non si possono raccontare le poesie, né si possono recensire, una raccolta poetica deve sedimentare ed essere immaginata dopo…ed è così che appare “Nel giardino della vita”

di Claudia Calderoli, lo spazio intermedio che accoglie ciò che è la vita.

Quante volte nella nostra vita avremmo voluto gettare abiti che mai più avremmo messo e pur sapendolo, imperterriti li abbiamo conservati, altre volte, avremmo voluto gettare pensieri inutili, vite inutili….ma ce li siamo tenuti stretti, conservati gelosamente, perché?  Forse ci sarebbero tornati utili!

Il giardino con le sue leggi ferree intransigenti ci mette di fronte alla morte, ad un investimento emotivo fallito, ed altre volte ci spiattella in faccia la vita, quella vera, quella che va avanti a prescindere da tutto, dagli inverni sotto zero, dalle calure terribili, e quando tutto sembra finito, la prepotenza di una gemma spacca un tronco, con la sua tenerezza vuole vivere, è uno spettacolo emozionante, ed ancora adesso, dopo anni che vango, interro, poto, mi commuove …

Il Giardino cura l’anima, ci insegna i cicli della vita-morte-vita,ci insegna a potare il vecchio,il malato…tra le creature umane e i giardini vi è un reciproco dare e ricevere su piani diversi, sono energie che fluiscono, aspettative, sospensione di pensieri, e spossati dalle fatiche fisiche ci dimentichiamo o trasformiamo le contrarietà che ci tormentano, ed allora mentre tagliamo l’erba, raccogliamo le foglie secche,estirpiamo le erbacce, ritorniamo da un altrove e ritroviamo la misura delle cose e della vita.

(Il giardino cura l’anima -Edwige Mormile-)

di Claudia Calderoli

ISBN: 978-88-9375-169-8

Formato: Rilegato

Genere: Poesie

Collana: Karme

Anno: 2017

Pagine: 146

Disponibile anche in formato e-book

 

-Come quando fuori piove-rassegna di letture e laboratori per bambini dai 5 agli 11 anni-

In collaborazione con “libero per tutti! Agenzia del tempo libero”

 

Marzo cambia spesso il suo umore, si diverte a fare scherzi in tutte le ore.

Conserva un’unica grande verità :amando un libro, ogni storia, speciale diventerà.

                                      Portate con voi il vostro libro preferito

Preparatevi a viaggiare per mari e monti, di notte e al mattino, passeggiando e correndo, ridendo e un pò sognando.

Vi aspettiamo domenica 18 marzo 2018

alle 17,30 presso la palestra Up level

(ingresso Via Pironti )

Avellino

prenotate il vostro biglietto ai numeri

Jessica 3896552750

Martha 3273605397