La Legge della Parola

Massimo Recalcati

“Mangia con gioia il tuo pane

Bevi tutto il tuo vino

In ogni momento della tua vita vestiti a festa”

Iniziare a raccontarvi questo testo mi agita un po’…ed arriva quando mi chiedo del perché ogni giorno devo darmi gioia e soddisfazione… Da tutta la vita, da ragazzina, sono alla ricerca del Dio, o come diceva mio papà del senso dell’esistenza, complice proprio il genitore che mi regalava all’età di quattordici anni Confucio o Nino Salvaneschi, o la biografia di Freud, o litigavamo parlando di Bertrand Russel, che lui non amava… sta di fatto che non sono stata cresciuta come una calvinista, ma con un inno continuo alla vita, tant’è che sognai Gesù Cristo che mi diceva, mentre trascinava la croce sul sacrato di una chiesa, divertiti che la croce ci sono già io che la porto 😂 non vi sto a raccontare l’ilarità generale che suscitavano i miei deliri mistici! ma con gli anni, gli studi infiniti, gli psicoanalisti per scavare sempre più in fondo trovai qualche risposta.

Massimo Recalcati, illuminato studioso, filosofo, in questo testo traccia i confini e i parallelismi tra il sacro e il profano, tra le radici bibliche e la psicoanalisi, “la legge della parola” il vecchi testamento, la torah, cos’è la legge cosa sono le regole, la legge non è la regola, quest’ultima è sempre un impedimento anche se a fin di bene, anche se necessaria alla vita, la legge, invece, deve essere scritta nella carne e nel cuore: ce la ricordiamo tutti la storiella dell’albero della conoscenza, la prima grande trasgressione dell’uomo, accedere al “tutto”… ma procediamo con ordine: c’è Abramo, che assolutamente nei testi non si traduce con “maschio” bensì “umano, terrestre”: l’umano nella solitudine è triste perché è solo, la sua parola è abbandonata, non ha nessuno che lo ascolti, l’essere umano nella sua solitudine si spegne, la relazione dà luce alla vita; immaginiamo il movimento di Dio, si rivolge al terrestre con pietà ed inventa Eva… chi è Eva? è il nome della relazione, senza la relazione della parola l’umano muore, ed è da questo desiderio che prendiamo la famosa costola, e voilà … dobbiamo assolutamente precisare che non c’è arroganza androgina, tipica poi successivamente del mondo greco, qui, nel testo biblico, è amore, qui uno è uno e non si fa da due uno: Platone&C.

Attenzione! il Signore ci dice – Potete godere di tutto ma non del tutto- Il serpentello sussurra, Dio è egoista, vuol tenere tutto per sé, se voi ne mangerete diventerete Dei! La lusinga del serpente, è la lusinga della deificazione dell’uomo.

L’unico peccato vero è credere di essere Dio!

Pensiamo all’attualità, avere nelle mani il mondo, il potere…

Quindi quello che Recalcati ci chiarifica è che la legge porta sempre con sé l’esperienza dell’impossibile

è impossibile avere tutto

è impossibile essere tutto

è impossibile dire tutto

Ed è proprio questa impossibilità che educa al senso della legge, scolpita nella carne e nel cuore, la vera trasgressione è il desiderio di diventare Dio.

Pensiamo al popolo di babelici, ci suggerisce Recalcati, prima il testo biblico, sfidano famelicamente il potere di Dio: il popolo che conduce, con la loro torre altissima, l’assalto al cielo, è una massa che si muove, altro tema attualissimo, una massa è senza mente, non conosce la differenza, è un corpo unico, senza pensiero: un solo popolo, una sola lingua, senza pluralismi.

Dio scende dal cielo, sparpaglia il “solo popolo” divide le lingue e ci suggerisce, cuore del pensiero democratico ante litteram, che l’unica possibilità per stare insieme è imparare la necessità della traduzione, tradurre la lingua dell’altro, la nostra lingua non è la sola lingua, lo attuiamo anche nelle relazioni di coppia, che fatica!

questo è il principio primo della democrazia.

La Bibbia non è un testo religioso, la Bibbia critica aspramente gli idolatri, l’uomo religioso, mai, mai l’ateo!

Non fa sconti a nessuno: l’inizio del mondo è sangue è fallimento, non conosce fratellanza, amore, Caino e Abele, Giacobbe e Isaù, si uccidono già nel ventre materno, Giuseppe svenduto dai fratelli ai Beduini…Questo ci suggerisce che la fratellanza non è un legame di sangue, bensì una difficoltosa costruzione.

Nelle Ecclesiaste, bellissime, primordiali, crude, Coelet, il predicatore, ci dice che la morte è nel nostro destino, noi siamo un soffio, un vapore, il correre un attimo sotto il sole, bellissimo…un incidente nell’eternità, è l’inutile affannarsi dell’esistenza, il divenire converte l’essere nel nulla, fin dal primo alito siamo destinati alla fine …

Cosa ci resta?

Ed ecco che il mio profetico sogno da poco più che bimba prende corpo…

Coelet ci dice…

Mangia con gioia il tuo pane

Bevi tutto il tuo vino

In ogni momento della tua vita vestiti a festa

Né manchi olio profumato sul tuo capo

Goditi la vita con la donna che ami per tutti i giorni della tua assurda esistenza fugace

Perché è questa la tua parte nella vita, e tutto ciò che capita alle tue mani di fare fallo con decisione, perché non ci saranno più attività, più risultati, più sapienza, nell’al di là, nella fossa in cui tu stai andando.

L’appello al godimento della vita, fa pensare molto, quando Gesù disse di guardare ai nostri veri maestri, gli uccelli nei cieli, i gigli nei campi, non hanno futuro, fare di ogni oggi il tempo eterno della vita.

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L’investigaMAO-Alessandra Caselli-Casa Editrice Kimerik-

di Alessandra Caselli

ISBN: 978-88-9375-175-9

Formato: Rilegato

Genere: Libri per bambini

Collana: Pikkoli

Anno: 2017

Pagine: 72

Disponibile anche in formato e-book

I libri che mi hanno cambiato la vita

Anche alle cinque del mattino  rientravo da ogni dove  c’era sempre qualcuno ad aspettarmi accanto al letto…amici che mi hanno consolata, aiutata, a volte, altre mi hanno dato delle risposte di più ampio respiro, sui perché dell’esistenza, sull’uomo e le sue piccolezze o sulle sue meravigliose grandezze.

Mai,ancora adesso, sempre di ritorno da ogni dove, nonostante la mia bimba di tre anni, mi addormento senza una paginetta, affinché sempre, la giornata non sia trascorsa invano.

Ecco i libri che mi sono stati più vicino e mi hanno formato come individuo (termine che non appartiene né all’uomo né alla donna)  e che tutti dovrebbero leggere per capire chi siamo in relazione agli altri, e a se stessi:

“La montagna incantata” di Paul Thomas Mann, per farci capire che i malati siamo noi, quelli che viviamo in fondo alla valle, non loro…

“I Buddenbrook”,sempre dello stesso autore, per farci ricordare sempre le nostre origini, da dove arriviamo e la storia della nostra famiglia, senza la quale non saremmo noi.

“Le Memorie di Adriano”, Marguerite Yourcenar,i barbari di ieri sono i romani di oggi, ed allora le nostre menti e i nostri cuori saranno aperti e prodighi verso chi arriva, disperato,da lontano.

“Il Gattopardo”, Tomasi Lanza di Lampedusa, tutto deve cambiare per tornare ad essere com’era, merita un’ampia riflessione sul nostro paese.

“Le memorie dal sottosuolo”,Fëdor Michajlovič Dostoevskij, per ricordarci che dobbiamo pensare, e non incanalarci come pecore, la nascente piccola borghesia dai “colletti bianchi”.

“La Nausea “Sartre…la  nausea per le cose in sé e per sé…che si riflettono inesorabilmente nell’esistenza dell’individuo, gettandolo in uno stato di prostrazione, anche qui le imbastiture borghesi e i loro involucri fatti di …”ismi”…

“Guerra e Pace”,Lev Nikolàevič Tolstòj, mi ha insegnato, come soleva spesso recitare, “non mentire mai a te stesso”, è il primo compito che ci dobbiamo.

“Fedro”,Platone, mi ha insegnato ad amare,o meglio, a riconoscere l’amore, meraviglioso il discorso delle due anime che si riconoscono e si cercano senza ricordarsi chi sono.

Ecco, tantissimi sono i libri che mi hanno allevata, e provo emozione a ricordarli, come se fossero creature ed angeli, ecco… come non ricordare, adesso che vi scrivo, le Elegie Duinesi di Rilke,” chi m’udrebbe, se pur urlassi tra le gerarchie celesti”… perdonate l’imprecisione, la cito a memoria…

Adesso sono mamma di una bimba piccola, e vorrei tanto trasmetterle tutto questo amore per i nostri amici immortali, poco per volta, piano piano, come faceva la mia nonna quando mi accompagnava al mercatino ad acquistare e scambiare in prestito i libri per la lettura settimanale.

Con il cuore

Edwige Mormile

A book of beatiful bouquets for the table

                           A book of beatiful bouquets for the table

libro

Paper blossms

San Francisco 2010

Cinque bellissimi centrotavola, ogni pagina si trasforma in una ghirlanda di rose, ninfee e stagni…

potete posizionare il libro aperto al centro tavola, allegro, ironico, divertente, per una cena fra amici in tutta libertà e facilità

 

 

L’arte di Margherita Sarfatti

Di lei molto si è parlato e sparlato, se non altro per il sodalizio politico e sentimentale che ebbe con il Duce, sua amante e sua raccontatrice.

ma molto tempo prima, da giovanissima intraprese l’ardua e spinosa via del percorso intellettuale, mentori ed amanti ebbe: Boccioni ,poi si legò intellettualmente a D’Annunzio con il quale tentò di allontanare Mussolini da Hitler.

Una critica d’arte ante litteram ma soprattutto inizio’ a parlare di arte contemporanea.

margherita

La regina dell’arte nell’Italia fascista

Rachele Ferrario

ed. Mondadori