8 settembre 1943 e uno scenario che tutti conosciamo: l’Italia divisa in due, truppe allo sbando, partigini, contadini, donne sole, bambini…e… radici possibili… le ritroviamo nelle ricche e garbate descrizioni della campagna, così vivide, tanto da richiamare alla mente Fenoglio, Pavese, e agli occhi l’impressionismo di Morbelli.
I personaggi finemente tratteggiati ci appassionano e commuovono fin dall’inizio: e così Bepo da cjane accompagato dalla sua inseparabile cagnetta, ci guida fra boschi, ruscelli, e lo vediamo che intaglia in gran segreto statuine del presepe per un bimbo, oppure la famiglia Colussi prodiga e generosa. Lucia, pratica, attenta, di poche parole, attende, un uomo reduce dalla guerra e adesso partigiano. cresce un figlio, sola, e come le donne di allora governa la stalla, la campagna, la casa…l’imporatante che ad Adriano nulla manchi…
Mirabile e struggente l’immagine di mamma Lucia, senza fronzoli, asciutta, secca
Adriano come una parte di sè”era come una gatta con il suo piccolo, lo avrebbe difeso con le unghie se serviva, ma solo perchè l’isinto naturale le suggeriva di fare così”
E fra questi personaggi e altri ancora cresce Adriano, curioso, sensibile…
Perchè leggerlo?
Perché le descrizioni dei paesaggi e personaggi sono frastagliate e ricchissime, modulano tutta la narrazione, un romanzo che chiama alla lentezza della lettura per poterlo assaporare.
Ben costruito, anche, l’impianto narrativo e lo snocciolarsi del periodo: fluido, chiaro…
da leggere!
ISBN: 978-88-9375-257-2
Formato: E-Book
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2017
Pagine: 294
Disponibile anche in formato cartaceo