Recensione-Itaca e oltre-Claudio Magris-Casa Editrice Garzanti-

Amo il triestino Magris
Si annusa sempre il mare nei suoi libri, anche quando non appare,
Il mare come metafora di un viaggio…
E cosi non ho resistito a Itaca e oltre…
Mi piace ritrovarmi pellegrina nelle sue pagine
E non fuggitiva😉

magris

Itaca e oltre

Claudio Magris

Casa Editrice  Garzanti

€ 14,50

pag.290

Pubblicità

Recensioni-L’Isola di Odino-Janne Teller-Casa Editrice Iperborea-

Complice la Casa Editrice, il formato rettangolare, la “texture” della carta, i colori acquerellati della copertina, certo è che “l’isola di Odino” è fra i libri di narrativa che maggiormente mi hanno toccata. Kafka recitava più o meno così: se non muti dopo aver letto un libro il tempo è passato vano, un passatempo come un altro, la letteratura ci deve mutare, forse non accadrà subito…ma accadrà.

E così quando arrivi alla fine del libro, la tristezza che sia terminato ti attanaglia, e incominciano a mancarti i suoi personaggi: Odino, Ambrosius, Sigbrit…

“E’ La vigilia di un Natale freddo e nevoso quando Odino…arrivò a Fabbripoli…di fianco a lui uno sciame di bambini pattinava su un lago ghiacciato…”

leggetelo  fa bene al cuore e all’anima.l'isola di odino.JPG

L’isola di Odino

Janne Teller

Casa Editrice Iperborea

pag. 514

€ 19,00

                                       www.maredilibri.it/personaggi/autori/janne-teller/

 

L’investigaMAO-Alessandra Caselli-Casa Editrice Kimerik-

di Alessandra Caselli

ISBN: 978-88-9375-175-9

Formato: Rilegato

Genere: Libri per bambini

Collana: Pikkoli

Anno: 2017

Pagine: 72

Disponibile anche in formato e-book

Deywoss-Gian Corrado Stucchi- Casa Editrice Kimerik-

di Gian Corrado Stucchi

ISBN: 978-88-9375-390-6

Formato: Rilegato

Genere: Fantasy

Collana: Fantasy

Anno: 2017

Pagine: 288

Disponibile anche in formato e-book

Le radici impossibili-segnalazione-Alfredo Poloniato-Casa editrice Kimerik-

 

LE RADICI IMPOSSIBILI

di Alfredo Poloniato

ISBN: 978-88-9375-256-5

Formato: Rilegato

Genere: Narrativa

Collana: Kimera

Anno: 2017

Pagine: 294

Disponibile anche in formato e-book

retro libro

Ti consiglio un libro

Ravanello cosa fai?

di Emanuela Bussolati

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Racconta, con parole e immagini, come possiamo far nascere un piccolo ravanello. E si sa, si incomincia da un ravanello, per coltivare poi un intero orto.
Non si tratta solo di far crescere ortaggi, curare una piantina è molto di più. Significa parlare anche della provenienza del cibo e di come sia importante sceglierlo bene.

E ancora: coltivare una verdura è anche imparare ad avere pazienza, a sbagliare e ad esercitare il senso di responsabilità.

A cosa serve? Perché? Dove? Come si mangia? Come si fa? Ma soprattutto, cosa c’entra la luna con i ravanelli?
Quando avrete risolto questi dubbi, sarete pronti per seminarli.

E poi? Aspettare. Almeno 20 giorni.

Seminare, concimare, annaffiare e aspettare con trepida attesa la nascita di una timida piantina aiuta a “coltivare” la pazienza, a vivere imparando a conoscere i tempi della natura. A fine libro tante ricette per poter gustare e offrire i ravanelli raccolti.

 Età di lettura: da 4 anni.

Maria Grimaldi-Spazio ai bimbi-

MARIA GRIMALDI
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Nasce a Napoli, nel 1989, si Laurea in scienze dell’Educazione e ama definirsi volontaria di “strada”.
Successivamente si trasferisce in territorio Toscano dove inizia a collaborare con associazioni di spicco nazionale, quale Telefono Azzurro, curando molti laboratori negli Istituti Penitenziari , rivolti alla tutela di quei bambini di cui uno o entrambi i genitori sono detenuti.
Inoltre ha svolto ,in vari istituti scolastici, lezioni sulla Legalità. Tutto ciò nasce dalla consapevolezza che educare bene un bambino oggi significa avere una buona società del domani.
Da circa due anni si appassiona alla ricerca di nuovi metodi educativi, organizzando laboratori creativi domiciliari sul territorio Avellinese, dove attualmente risiede.
La sua filosofia di vita è:
“Gli adulti sono troppo seri per me. Non sanno ridere. Meglio scrivere per bambini, è l’unico modo per divertire anche me stessa”.

Lettura folgorante-Momenti fatali-Stefan Zweig

momenti fatali

Momenti fatali è uno di quei libri che sempre mi passano fra le mani, lo acquistai anni fa e ne rimasi folgorata.

A seconda di ciò che accade nel mondo la mia mente ha un guizzo e vado a lui, quando i momenti della storia trascendono la cosiddetta “attualità”, difficile trovare un libro più bello,i passaggi che narra sono decisivi, fulminanti per la storia dell’umanità, i momenti stellari in cui l’apparente casualità determina il corso della storia, mai creatrice sempre, così come sempre un artista non è artista, nella vita nell’arte i momenti creativi sono rari. Necessita l’ispirazione.

Fra milioni di individui nati, forse ogni tanto spunta un genio così la storia inanella milioni di ore noiose finché appare l’ora stellare dell’umanità.. così è anche la nostra piccola vita di noi piccoli individui che inseguiamo piccoli pensieri, uno dietro  l’altro,sempre uguali,finché un giorno spunta un giorno diverso dopo tanti giorni forse anni uguali.

In questi giorni l’ho ripreso fra le mani in occasione del bicentenario, credo, della rivoluzione bolscevica, uno dei momenti fatali di questa superba lettura è proprio quello dedicato al Conte Lev Tolstoj, alla sua fuga, lui reputato il teorico della rivoluzione, vecchio, stanco, pieno di dubbi, supplicato di ritornare indietro per evitare il bagno di sangue che sarebbe seguito, lui no resta, e poiché le coincidenze tali non sono, se non un vialetto illuminato da seguire, la visione del film “Neruda” di Pablo Larrain,bellissimo e capovolto il lirismo del poliziotto di regime che lo insegue e la figura del sommo poeta, mi ha fatto rileggere,rileggere,ed ancora rileggere la miniatura su Tolstoj: dov’è la verità in queste rivoluzioni e capovolgimenti storici, ha ragione la serva che guarda Neruda e gli chiede:” ma dopo quando il comunismo sarà al potere saremo tutti come lei? (milionario e spostato ad un’aristocratica argentina)o come me, che pulisco cessi da quando avevo undici anni?”Oppure la verità è Tolstoj che morì in preda ai dubbi sul giusto o sull’iniquo, incapace di andare fino in fondo?

                                                 leggetelo leggetelo leggetelo

edwige