Complice la Casa Editrice, il formato rettangolare, la “texture” della carta, i colori acquerellati della copertina, certo è che “l’isola di Odino” è fra i libri di narrativa che maggiormente mi hanno toccata. Kafka recitava più o meno così: se non muti dopo aver letto un libro il tempo è passato vano, un passatempo come un altro, la letteratura ci deve mutare, forse non accadrà subito…ma accadrà.
E così quando arrivi alla fine del libro, la tristezza che sia terminato ti attanaglia, e incominciano a mancarti i suoi personaggi: Odino, Ambrosius, Sigbrit…
“E’ La vigilia di un Natale freddo e nevoso quando Odino…arrivò a Fabbripoli…di fianco a lui uno sciame di bambini pattinava su un lago ghiacciato…”
leggetelo fa bene al cuore e all’anima.
L’isola di Odino
Janne Teller
Casa Editrice Iperborea
pag. 514
€ 19,00