PROGETTIAMO INSIEME – I piccoli spazi

Non è necessario predisporre di grandi spazi per godere piacevolmente del verde, un davanzale che fa capolino da una finestra della cucina,mentre spadelliamo, o il risveglio del mattino possono sicuramente strapparci un sorriso di inizio e di buongiorno alla mattinata 🙂

Cosa ci offre questo maggio pazzerello?

Bene non prescindo mai da qualche ricadente, prediligo le ederine variegate a foglia piccola, così spettinate e delicate, poi possiamo sicuramente indirizzarci sui poveri ed umili, ma bellissimi, fiori di campo, i tagete per esempio, se scegliete delle vaschette colorate vivaci, i tageti potrebbero essere di un bel giallo squillante, mescoliamoli con la comune petunia, che in estate onora il suo lavoro, con una copiosa continua fioritura, la potete scegliere di un intrigante color scuro un rosso-nero striata crema, mescolatele a scacchiera, alternandole, in modo che le ederine siano sempre sul lato esterno del vaso, un buon terriccio ben drenato, bagnate quando si sta asciugando, eliminate i fiori appassiti regolarmente, favorisce così facendo le nuove fioriture.

petunia nera

Quando in autunno gli stagionali petunie e tageti seccano, potrete sostituirli con le viole del pensiero , ed in primavera con le primule, tenendo ferma come base il sempreverde dell’edera che man mano  s’infoltirà.

edera variegata

I tageti si possono riprodurre per autodisseminazione, quindi non si può escludere che in primavera li vediate timidamente rispuntare: quando la natura si rigenera da sè è sempre una bella emozione, e fra noi giardinieri si dice che quello spazio “funziona”!

Divertitevi con le mani nella terra e fate partecipare anche i vostri piccoli a questi lavoretti, assicurandoli ad un’umanità migliore.

la vostra psicoterrapeuta

🙂

edwigemormile.com

cassette colorate

OCCORRENTE:

  • Cassette colorate 50x20x16 circa 7 € cad.
  • tageti circa 1 € cad.
  • petunie circa 4 € cad
  • edere variegate circa 2 € cad
  1. esposizione pieno sole
  2. acqua secondo necessità
  3. manutenzione bassa
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Intrecci ….della Natura,dell’anima.

intrecci 1

photographer by Luca Daniele

Gli intrecci sono millenari,e nessuno di noi sfugge ad un intreccio; l’intreccio è amoroso, psichico,fisico,visivo,dell’anima, ma nasce nella e dalla Natura: i tronchi contorti degli ulivi ultracentenari, avviluppati su loro stessi come il mare in burrasca, indefinibili,radici forti,ramificate,la loro volontà non lascia dubbi: la sopravvivenza ad ogni costo e a tutto, sono statuari e simbolici.Il glicine,spogliato delle sue foglie in inverno ci mostra tutta la bellezza della sua nudità,scultoreo, degno di un’installazione post-moderna di cui tanto si parla ed abusa,la leggerezza dei salici ritorti,ballerine abbracciate e ripiegate.Così belli ed essenziali scheletrici come i dipinti di Egon Leon Adolf Schiele, scarnificati fino all’essenza..così per questo ho chiesto a Francesco del suo intreccio poetico e lui mi ha risposto così:

Di sogni e di sole
Affondo le mani nella terra brulla,
sfrego, chiudo a pugno.
Sei tu a cantare fra le vigne.
Il risvolto della foglie ombreggia
i passi sulla fresca erba.
Il giorno è di un grigio chiaro e sole.
Macchie trasportate lungo i filari,
orme dal sapore dolciastro.
È matura la tua mano calda sulla schiena,
sento il possesso della mia carne.
Prono, ascolto il mio rimesto,
accarezzo le radici.
Inspiro il denso rossore degli acini.
Resto nel tuo sguardo.
Il sole fa capolino, stampa
l’estro dei tuoi capelli mossi dal vento,
la forma dei tuoi seni.
Espio la mia colpa, la quale è amare.
Te, la terra.
Frutti di un germoglio. Assolvo,
asservo, osservo, riservo.
Varie coltri di ricordi sbiaditi
girano attorno alle nostre ombre.
Ho male alle ginocchia,
alzo il mio corpo stanco dall’inattività.
Volgo il mio sguardo
alle sperdute campeggie di terra,
al casale di pietra nuda.
Noi due da un giorno di gennaio.
Là, oltre, colline silenziose.
Ove camminammo il primo giorno.
Era autunno, inverno e primavera.
Uniti, linfa ed essenza.
Congiunti dal dentro.
Avvicino il mio respiro al tuo,
deglutisco l’attesa.
Soffermo gli occhi nei tuoi,
spiragli di mare in aperta campagna.
Viene su il canto dei lecci portato del vento.
Racchiudo il tuo corpo nel mio.
Affondo, con le dita, lascio
tracce di terra sulla tua schiena.
Hai l’odore di rosa spina e calendula.
Tace, il nostro orgoglio.
Resteremo figli e genitori,
di questo tempo.
E gli errori li porterà via il cielo.
Insieme e nulla più.
Io e te. Vento e terra.
(L’abbraccio è radice profonda, intreccio.)
intrecci 2

photographer by Luca Daniele

Il viaggio oltre la metafora-Conrad-Il nero del Narciso-la linea d’ombra-

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Photographer by Massimo Berruti

Quando leggo Conrad,o il triestino Magris questo è quello che rimane, e va al di là della lettura, alberga in un senza tempo, quasi, l’acqua, il mare, nuvole dove adagiare i pensieri.

Non ho avuto un’educazione sentimentale al mare, sono nata in città, neanche in campagna, ma in città, però il mare mi restituisce sempre da quella frattura epica che l’esistenza con il suo buio, le sue urla, le sue angosce provoca…è una posizione in orizzontale, che placa e quieta, spesso penso al più grande libro che mai sia stato scritto sul mare..l’Odissea, mai sarebbe potuta essere scritta senza il mare, simbolo del passaggio attraverso la vita…e del “folle volo” il mare, il liquido amniotico a cui ritorniamo, per me non è sfida e confronto ai confini del mondo conosciuto, quello nostro mentale, ma il Gran Ritorno alla casa del Padre.

Edwige Mormile

Ricette sofisticate:effetto verde!

Le aiuole rialzate, le fioriere in muratura per intenderci, sono molto pratiche e funzionali e ben si prestano ad effetti sofisticati, ne sto progettando una in questi giorni ed ho pensato di condividere con tutti voi!

Il punto di forza è il fogliame, scelto per tessitura delle foglie,simile, e per toni dei colori, io amo i toni su toni con qualche punta di scuro o chiaro per contrasto, bandito assolutamente il “troppo colorato”.

Adatti sono i carex, io sceglierei il comans offre delle belle combinazioni,per esempio con i bucaneve invernali o con i sedum,lo spectabile,aggiungerei l’euphorbia, e heucera Plum Pudding.

Disponete le piante più base ai bordi e le altre secondo l’altezza in centro prediligendo uno schema a scacchiera, davanti ophiopogan, che con le sue foglie ricadenti copre un pò il bordo,alla lista della spesa aggiungerei anche la vinca minor.

Buon divertimento

edwigemormile

 

PLANTA-IV edizione-Orto Botanico di Napoli-

L’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II è
lieto di annunciare la IV edizione di “Planta, il giardino e non solo”,
Mostra Mercato di piante spontanee e coltivate, rarità botaniche,
essenze esotiche e prodotti naturali.
La manifestazione si svolgerà negli spazi dei viali dell’Orto Botanico
nei giorni 6, 7 e 8 Maggio 2016. Eventi musicali, workshop,
laboratori didattici e del gusto caratterizzeranno le tre giornate della
kermesse.
L’ingresso è gratuito.
Orto Botanico, Via Foria, 223 Napoli

Programma di “Bimbi in Planta”

Venerdì 6 Maggio

ore 16.30: Laboratorio di giardinaggio A cura di Francesco Gallo e Giuseppe Napolitano, tecnici specializzati dell’Orto Botanico di Napoli (c/o  postazioni indicate dalle frecce)

 ore 17.00:  “Prime Note” per bambini da 0 a 2 anni e mamme in attesa. Laboratorio di sensibilizzazione al ritmo e avvicinamento alla musica per genitori e bimbi da 0 a 2 anni.

ore 17.30: “Prendi Il Ritmo” per bambini da 3 a 6 anni. Laboratorio creativo-musicale per bambini da 3 a 6 anni a cura di Nati per la Musica (NpM). Prenotazione obbligatoria  Info: 3495067931http://www.natiperlamusica.it lamusicaingioco@gmail.com Fb: Nati per la Musica Campania

Sabato 7 Maggio

 ore 10.00 – 19.00: Spazio giochi  per bambini dai 3 ai 10 anni. Laboratori pratici di Avviamento allo Sport, Judo, Karate, Aikido, Ginnastica Artistica e Ritmica, FitKid, Lotta libera, a cura del Kodokan (c/o postazioni indicate dalle frecce)

 ore 11.00 e ore 17.00: “Le Favole della Saggezza” A cura de I Teatrini  Produzione e Promozione Teatrale per le Nuove generazioni www.iteatrini.it , info@iteatrini.it . Prenotazioni: 081 0330619. 7 euro (dai 3 anni in su).

ore 12.00: “ Con le piante gioco, conosco e imparo!” attività ludico-didattica sul mondo vegetale a cura dell’Associazione D.I.O.N.E.A.  Per info e prenotazioni SMS e whatsapp: 366 2738676 Tel.: 349 1717508  Email: dionea.didattica@gmail.com Mess. Facebook:www.facebook.com/DioneaDidatticaInterattiva 4 euro.

 ore 11.30: Laboratorio di giardinaggio A cura A cura di Biagio Giordano e Pasquale D’Agostino, tecnici specializzati dell’Orto Botanico di Napoli (c/o postazioni indicate dalle frecce)

 ore 16.00: “Alla ricerca dei colori perduti”distruggiamo il mostro caotico con la regola delle 5R e costruiamo l’albero dell’armonia. Lettura “spettacolare” con laboratorio creativo a cura di Maria Strianese (c/o stand)

ore 17.00: “ Con le piante gioco, conosco e imparo!” attività ludico-didattica sul mondo vegetale a cura dell’Associazione D.I.O.N.E.A. Per info e prenotazioni SMS e whatsapp: 366 2738676 Tel.: 349 1717508  Email: dionea.didattica@gmail.com Mess. Facebook:www.facebook.com/DioneaDidatticaInterattiva 4 euro

Domenica 8 Maggio

 ore 10.00 – 19.00 Spazio giochi  per bambini dai 3 ai 10 anni. Laboratori pratici di Avviamento allo Sport, Judo, Karate, Aikido, Ginnastica Artistica e Ritmica, FitKid, Lotta libera, a cura del Kodokan (c/o postazioni indicate dalle frecce)

 ore 10.30: “Giochiamo con lo Yoga”  Bambini con famiglie A cura di Titta Virgilio. (c/o prato Serra Merola) Si consigliano abiti comodi e piedi scalzi. Ogni lezione durerà 1 h circa.

ore 11.00 “Gianni Mangiatutto”impariamo a mangiare in modo sano e costruiamo il sonaglio dell’equilibrio. Lettura “spettacolare” con  laboratorio creativo a cura dell’’autrice Maria Strianese (c/o stand)

 ore 11.30: Laboratorio di giardinaggio A cura di Salvatore Fioretti e Francesco Mauriello,  tecnici specializzati dell’Orto Botanico di Napoli (c/o postazioni indicate dalle frecce)

 ore 12.00: “ Con le piante gioco, conosco e imparo!” attività ludico-didattica sul mondo vegetale a cura dell’Associazione D.I.O.N.E.A. Per info e prenotazioni SMS e whatsapp: 366 2738676 Tel.: 349 1717508  Email: dionea.didattica@gmail.com Mess. Facebook:www.facebook.com/DioneaDidatticaInterattiva 4 euro

 ore 11.00 e ore 17.00: “Le Favole della Saggezza” A cura de I Teatrini, Produzione e Promozione Teatrale per le Nuove generazioni www.iteatrini.it , info@iteatrini.it . Prenotazioni: 081 0330619. 7 euro (dai 3 anni in su)

ore 15.30: “ Con le piante gioco, conosco e imparo!” attività ludico-didattica sul mondo vegetale a cura dell’Associazione D.I.O.N.E.A.  Per info e prenotazioni SMS e whatsapp: 366 2738676 Tel.: 349 1717508  Email: dionea.didattica@gmail.com Mess. Facebook:www.facebook.com/DioneaDidatticaInterattiva 4 euro

Edwige Mormile

La Natura tra arte e “Impressioni” Edwige Mormile 13/01/2016 Giardinando ninfee-monet

ninfee-monet

Esprime, imprime, l’eterno gioco del dal di dentro e dal di fuori: è così che ci ricordiamo la differenza fra Espressionisti e Impressionisti, termini così facile da confondere… ma solo all’apparenza: si esprime un’azione che nasce dall’intimo e trova respiro e legittimazione fuori da sé, s’imprime,invece, l’azione che nasce dall’esterno e che trova rifugio e riflessione nell’intimo.

E proprio così nella seconda metà dell’ ‘800 nasce quella corrente di pensiero che vede gli artisti armati di valigiette e cavalletti popolare, le sponde dei fiumi, le colline dei parchi cittadini, i ristorantini a ridosso di campagne amene,i giardinetti delle case di campagne animati di ridenti orti. L’Impressionismo, appunto!

Nell’ottocento i pittori portano all’aperto le tavolozze per cogliere ed “imprimere” su tela le “impressioni che la Natura, nelle sue mutevoli fogge e declinazioni, suggerisce, non c’è soggetto che non sia degno di attenzione: cespugli infuocati dai bagliori autunnali, le splendide fioriture primaverili degli alberi da frutto (siamo a ridosso dell’orientalismo, non dimentichiamocelo), ma anche le abitudine della vita quotidiana, o le colazioni plein air, romantici cesti da pic-nic fanno capolino sulle tavoglie “spalmate” languidamente su erbette invitanti, ed ancora trionfi di dalie, zinnie, tra bordure miste, vengono celebrate sulle tele. penso ad esempio a ” La strada da Versailles a Louveciennes” di Camille Pissaro 1870, ma quello che è veramente innovativo è la funzione della luce sui dipinti:la scoperta della natura è continua, ma le vibrazione dei fasci di luce o delle sue emanazioni è ciò che veramente rende unico ogni filo d’erba, ogni bordura, o i riflessi dell’acqua.

monet venezia

Ed allora si verifica proprio quello che prima si diceva: la Natura entra in simbiosi con tutto ciò che la circonda, ma soprattutto con lo stato d’animo di chi la osserva “impressa” su tela, non è più esterna da sè, lì distante e assorta, ma si è rifugiata fra le pieghe dell’animo di chi la spia sulla tela.

Claude Monet “Prima giardiniere e poi pittore” come lui amava definirsi, forse è l’artista che più di ogni altro abbiamo presente quando pensiamo all’Impressionismo, ed allora dalla sua residenza di Giverny, fra pergolati di rose e glicini l’aria si fonde con i giochi di luce : “l’angolo dello stagno a Ginervy” o i “Glicini” .

Qui realizza la fusione tra l’arte del giardino e l’arte della tela, nel parco le fioriture si alternano in macchie di colore che inseguono l’alternarsi delle stagioni, le nifee nell’acqua dove si specchiano salici, tutto si fonde nei giochi di luce e di aria, le forme canoniche si dissolvono e rimane proprio la sensazione, l’impressione, e quello che si percepisce è l’onirico della bellezza

la vostra psico-terra-peuta

🙂

edwigemormile

La Bellezza,forse, ci salverà…forse – Il Parco Pubblico –

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E’ così “normale” per noi passeggiare in un parco pubblico, entriamo,usciamo, sostiamo,mangiamo,beviamo,giochiamo,ci baciamo, ci teniamo per mano,portiamo i nostri bambini…

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Ma è relativamente breve il tempo in cui ciò è stato possibile, ossia la “ creazioni dei parchi pubblici,” o meglio il loro accesso al popolo è recente: prima la Francia a fine del ‘700 e poi la democratica Inghilterra a metà del XIX sec.

Procediamo con ordine: i Parchi prima di tale data erano appannaggio e proprietà del Clero e dell’ Artistocrazia, con i disordini continui e le pressioni sociali, prima, e con la confisca dei beni,  dopo, furono resi pubblici.

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Una sorta di Illuminismo e Modernismo insieme rese questo progetto all’avanguardia :il parco restituiva una sorta d’immagine, illusoria, di armonia sociale, si sperava che il divertimento, lo svago, il relax all’aria aperta, la frequentazione del bello, costituisse una strategia allo sfogo delle tensioni della vita quotidiana, un antidoto antirivoluzionario! (Già Re Sole apriva le porte di VERSAILLES una volta al mese al popolo, potevano visitarla,viverla, mangiare portandosi i panieri, unica, conditio  sine qua non, era l’igiene! Ebbene sì dovevano giungere puliti,lindi e pinti!)

Parigi è stata una delle prime città europee ad offrire il verde ai propri cittadini, le Tuileries, tenendo sempre presente un’esigenza di controllo sanitario e sociale della crescita urbana,ma solo a Londra,più tardi,assume una forte connotazione sociale, una specie di riscatto per le classi più deboli, i giardini urbani diventano zone in cui creare,favorendo l’incontro fra classi sociali differenti, dei codici di comportamento,assimilati dal proletariato specchiandosi nella borghesia nascente , che a sua volta, li aveva mutuati dall’aristocrazia: affascinante il termine abusato “ snob” che altro non è che la contratio di sine nobilitate: ovvero le classi ricche emergenti,borghesi , professionisti e commercianti che emulavano  l’aristocrazia … ma senza appunto nobiltà!

Affascinante come il paesaggio e la sua storia sia uno specchio sociale, economico, così che i nostri “abusati” parchi già alla loro nascita costituivano uno scenario teatrale, animato da marionette che si scimmiottavano a vicenda.

Ora come ora è difficile, verificare se la bontà di questo progetto nato qualche secolo fa ed estremamente innovativo ha funzionato … passeggiamo  nei nostri bellissimi parchi e per terra ci sono bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, a volte siringhe, carte e cartacce, bottiglie di vetro…

Mha !!! Che dire! Il Parco privato, diventato pubblico ,voleva proprio l’opposto: educare al bello, pensando già allora che la bellezza era l’unica via di scampo alla barbaria!

La vostra psico-terra-peuta

edwigemormile

:)