Chi è la più bella del Reame? – Orsù, Peonia sei tu!

de mon jardin

La storia di Peone, figlio di Asclepio:

Figlio del Dio della medicina, curò con successo le ferite che l’indomito Eracle inferse a Ade, Dio dell’oltretomba, guarendolo con successo.

Costui grato a Peone, e per sottrarlo all’ invidia del padre  Asclepio tanto era più bravo, lo trasformò nella pianta che conosciamo: bellissima e curativa!

Paionia -aggettivo paionios -vuol dire proprio salutare.

peonia bocciolo

Se c’è un fiore che può superare la rosa per bellezza è proprio la Peonia, le corolle voluttuose, traboccanti di petali e a volte di profumo, e proprio come una principessa ha un’unica fioritura, si concede “semel  in anno”, e la sua regalità sta proprio in questo, in piena primavera perfetta ed effimera fa bella mostra di sé,

Ancora adesso in Oriente, terra raffinata ed elegante, da cui proviene, considerata simbolo di nobiltà,eleganza,gloria Imperiale, e , per molto tempo appannaggio esclusivo del Celeste Impero.

Sorvolo sulle differenze botaniche, classificazioni, storia ed origini, dovremmo dilungarci per troppe righe, mentre le curiosità legate a questa meraviglia ve le voglio raccontare:

Le Peonie arbustive erano erano comprese nei prontuari  dei rimedi naturali popolari cinesi, ai tempi di Mao.

peonia fioritura

                 de mon jardin

Allora, la Cina, era una nazione enorme e priva di medici e di farmaci di sintesi e Mao Tse Tung spedì giovani di buona volontà , chiamati “MEDICI SCALZI” in giro per le campagne a raccogliere piante locali per dare soccorso alla popolazione malata:la scorza delle radici di peonia,raccolta e pulita al momento,veniva indicata come risolutiva contro i dolori mestruali e di ventre dopo il parto.

Il decotto in unione con il rabarbaro semi di pesca e solfato di sodio era invece ritenuto curativo per gli attacchi acuti di appendicite.

Offrire un mazzo di peonie equivale a dire “mi doni serenità”.

Prima di offrire qualche rudimento di coltivazione mi piace concludere con  la parte poetica della Natura, e ho scelto un verso di Corrado Govoni…

   “Rose incinte di Rosso”

Le mani nella terra:

Potete piantare le Peonie in qualsiasi momento dell’anno scegliendo sempre piante allevate in vaso.

Per quelle a radice nuda da ottobre a marzo, evitando i periodi di gelo.

Attenzione all’esposizione!!! Vero cruccio per le peonie:

Le peonie erbacee amano un’esposizione più soleggiata,quelle arbustive la mezz ’ombra .Tutte quelle con i fiori scuri vanno in mezz’ ombra, altrimenti scoloriscono e appassiscono velocemente.

Preparate un sub-strato  con 1/3 di terra locale 1/3 di sabbia grossolana e 1/3 di buon terriccio da giardino poi aggiungete del concime buono bilanciato di minerali, vanno bene quelli a lenta cessione.

Importante la BUCA!!!!

Scavate una buca di 40-50 cm di lato e disponete sul fondo unno strato di cocci e aprite un solco per interrare le radici: le PEONIE ERBACEE devono avere il colletto coperto di terra per 2-3 cm, le ARBUSTIVE  devono avere il punto di innesto a 10-12 cm di profondità, affinché la pianta possa riprodurre nuove radici dalla parte legnosa sovrastante.

Buon lavoro

La vostra psico-terra-peuta

edwigemormile.com

:)

Pasquetta: gite fuori porta, qualche suggerimento!

Se il tempo ci grazierà sarà bello armati di panierino e tovaglia a quadretti riscoprire qualche bel parco della nostra bella Italia: con l’occasione molti dei Giardini importanti si sono rifatti il trucco, il primo che vi voglio segnalare il bellissimo belvedere di Parco Savello, o meglio conosciuto con il nome del Giardino degli Aranci, anche secondo più bello e poetico, sono proprio gli aranci amari, per intenderci quelli da cui si estrae per distillazione il Neroli, uno dei profumi più raffinati ed esclusivi conosciuti, che popolano questo bel giardino, strappato dall’incuria e dagli atti di vandalismo, recuperato all’interno di un progetto “Roma mia”, dove? … nella città eterna, ovviamente, e per la precisione nell’antica strada di Clivo di Rocca Savella.

Sempre nei dintorni, in provincia di Viterbo, imperdibile l’apertura con l’occasione dei Giardini di Bomarzo di cui già vi raccontai(https://edwigemormile.com/2015/04/09/i-giardini-di-pietra/), magici ed esoterci.

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Sempre nella città eterna è possibile visitare l’unico giardino giapponese esistente in Italia, con tutti i simboli ricorrenti, le cascate, le isole, le rocce, le montagne.

per maggior informazioni è necessaria la prenotazione http://www.jfroma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=42&Itemid=32&lang=it

Scendiamo un pò più al Sud nel Parco Nazionale della Sila, dove è possibile portare il vostro amico a “4zampe, “respirare aria incontaminata, per bellissime passeggiate

E per concludere nei giorni del 27 e 28 marzo la Principessa Caetani predispone l’apertura dei giardini di Ninfa esempio fra i belli per il paesaggismo in Italia, https://edwigemormile.com/2015/06/21/giardino-di-ninfa-tra-cavalieri-e-castellane/

I Giardini di Ninfa apriranno il 27-28 marzo
per info e prenotazioni

-caetani.giardinodininfa@panservice.it
-oppure a caetani.monumentonaturale@panservice.it

Buon divertimento ai grandi e piccini

la vostra psico-terra-peuta :)

edwigemormile.com

La Bellezza,forse, ci salverà…forse – Il Parco Pubblico –

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E’ così “normale” per noi passeggiare in un parco pubblico, entriamo,usciamo, sostiamo,mangiamo,beviamo,giochiamo,ci baciamo, ci teniamo per mano,portiamo i nostri bambini…

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Ma è relativamente breve il tempo in cui ciò è stato possibile, ossia la “ creazioni dei parchi pubblici,” o meglio il loro accesso al popolo è recente: prima la Francia a fine del ‘700 e poi la democratica Inghilterra a metà del XIX sec.

Procediamo con ordine: i Parchi prima di tale data erano appannaggio e proprietà del Clero e dell’ Artistocrazia, con i disordini continui e le pressioni sociali, prima, e con la confisca dei beni,  dopo, furono resi pubblici.

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Una sorta di Illuminismo e Modernismo insieme rese questo progetto all’avanguardia :il parco restituiva una sorta d’immagine, illusoria, di armonia sociale, si sperava che il divertimento, lo svago, il relax all’aria aperta, la frequentazione del bello, costituisse una strategia allo sfogo delle tensioni della vita quotidiana, un antidoto antirivoluzionario! (Già Re Sole apriva le porte di VERSAILLES una volta al mese al popolo, potevano visitarla,viverla, mangiare portandosi i panieri, unica, conditio  sine qua non, era l’igiene! Ebbene sì dovevano giungere puliti,lindi e pinti!)

Parigi è stata una delle prime città europee ad offrire il verde ai propri cittadini, le Tuileries, tenendo sempre presente un’esigenza di controllo sanitario e sociale della crescita urbana,ma solo a Londra,più tardi,assume una forte connotazione sociale, una specie di riscatto per le classi più deboli, i giardini urbani diventano zone in cui creare,favorendo l’incontro fra classi sociali differenti, dei codici di comportamento,assimilati dal proletariato specchiandosi nella borghesia nascente , che a sua volta, li aveva mutuati dall’aristocrazia: affascinante il termine abusato “ snob” che altro non è che la contratio di sine nobilitate: ovvero le classi ricche emergenti,borghesi , professionisti e commercianti che emulavano  l’aristocrazia … ma senza appunto nobiltà!

Affascinante come il paesaggio e la sua storia sia uno specchio sociale, economico, così che i nostri “abusati” parchi già alla loro nascita costituivano uno scenario teatrale, animato da marionette che si scimmiottavano a vicenda.

Ora come ora è difficile, verificare se la bontà di questo progetto nato qualche secolo fa ed estremamente innovativo ha funzionato … passeggiamo  nei nostri bellissimi parchi e per terra ci sono bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, a volte siringhe, carte e cartacce, bottiglie di vetro…

Mha !!! Che dire! Il Parco privato, diventato pubblico ,voleva proprio l’opposto: educare al bello, pensando già allora che la bellezza era l’unica via di scampo alla barbaria!

La vostra psico-terra-peuta

edwigemormile

:)

Fiabe dell’Orto…Botanico a Napoli

Ritornano le Fiabe dell’Orto Botanico di Napoli che si terranno per tutta la durata della primavera 2016.

L’Orto farà da sfondo agli allestimenti itineranti e interattivi organizzati dalla compagnia di attori che metterà in scena diverse favole per far vivere dal vivo a tutti i bambini delle vere atmosfere da sogno.

Le fiabe sono tra le più famose ed amate di tutti i tempi, che sicuramente tutti da piccoli abbiamo ascoltato, letto ed amato. Tra le tante ritroveremo Alice, Artù e Merlino, ed altri famosi personaggi del mondo fantastico dei racconti per bambini.

Ad avviare il progetto l’Associazione I Teatrini in collaborazione con l’Università degli Studi “Federico II“.

Programma de Le Fiabe di Primavera 2016

Il popolo del bosco

12-13 e 19-20 marzo
Dei buffi abitanti del bosco ci accompagnano nel loro mondo, ricco di bellezze naturali da proteggere e ci racconteranno storie, miti e curiosità sulla vita del bosco.

Come Alice…

2, 3, 9, 10, 16, 17, 23, 24 aprile
Come Alice …
Gli strambi personaggi di Alice nel paese delle meraviglie ci aiutano a cercare Alice che è misteriosamente scomparsa nel bosco.

Artù e Merlino
14, 21, 28 maggio e 4, 5 giugno

Artù e Merlino
I due personaggi ci faranno esplorare i segreti del mondo naturale, a cui il giovane Artù viene introdotto dal potente Mago, suo maestro e precettore. Ci saranno anche delle streghe laureate a Benevento, la città delle maghe.

Le Favole della Saggezza
7, 8, 14, 21 e 28 maggio

Verranno raccontate le fiabe con ‘la morale finale’ quali La volpe e l’uva, La volpe e la Cicogna, Il Lupo e l’Agnello, La volpe e il Corvo, La Cicala e la Formica, La Lepre e la Tartaruga, Gli animali malati di peste, Il lupo e la gru.

Quando: dal 12 marzo al 5 giugno 2016, vari appuntamenti
Orario: alle 11
Dove: Orto Botanico di Napoli, via Foria 223
Prezzo biglietto: 7 euro
Contatti: 0810330619 | lascenasensibile@libero.it  sito I teatrini.
Prenotazione obbligatoria

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Un viaggio a Londra

La penna lesta una volta, le dita sui tasti del pc oggi,… sì una giornata uggiosa richiama sogni: e Londra con tutto il suo straripante fascino,fatto di un tessuto antico come il mondo e nello stesso tempo così prima di ogni cosa!

Una di quelle città che basta girare un angolo per trovarsi in un altrove: giardini segreti e privati i “rear Gardens” i giardini sul retro,piccoli mondi fatati popolati da fiori in ogni stagione dell’anno, fronde e cinguettii, la city ad un soffio …ma non te ne accorgi:proprio di un giardino così vi voglio raccontare, tradizionale e domestico, una miscellanea di fiori, caprifogli, rose, clematidi.. che qui hanno il loro habitat perfetto,circonda una vecchia casa casa settecentesca, di mattoni rossi con grandi finestre bianche, le classiche “all’inglese”, è un’alternanza di fioriture prevalentemente da ombra, quindi anemoni giapponesi, aconiti, iris, regina “la felce”…rampicanti in ogni dove per poter ricoprire i muri, bellissimi, di confine.Tutto è semplice,generoso,abbondante, selvatico,oggetti sparsi qua e là, e ti aspetti da un momento all’altro che sbuchino piccoli abitanti ad animarli.

Abbonda il bisogno di riservatezza e lo spazio è organizzato in modo differente, a secondo di quello che si intende manifestare, sempre come un gioco di specchi, luogo appartato da dedicare agli affetti ed alla vita famigliare.

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E’ indiscutibile il richiamo al giardino” segreto” della tradizione immagine tradotta in giardino privato,oggi, fatto di stanze verdi che riecheggiano il Novecento.

Qui ci si rende conto, immediatamente, della bellezza della differenza tra house e home… noi nella nostra lingua non la differenziamo casa e casa..pensare che tanto tempo fa i Penati proteggevano il focolare…ma tanto tempo fa.

la vostra psico-terra-peuta

:)

edwigemormile.com

L’insostenibile suggestione della notte

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Correva l’anno 1999, forse, quando in preda ad uno schizofrenico impulso mi precipitai a Monaco di Baviera per la mostra “La Notte”: che fascino… e che seduzione…chi mai potrebbe sottrarsi ai languori,al non vedere per non essere veduti, alla sua suggestione?

Moltissimi gli artisti italiani presenti: Tintoretto,Artemisia Gentileschi il cui  blu “madonna” non ha pari: lapislazzuli?, Caravaggio ed altri.

Come non ricordare che proprio Giuditta decapitò di notte l’empio Oloferne, per servirne la testa su un piatto…Non c’è che dire di notte gli artisti sono magistrali: ed allora mi viene in mente lo svizzero Fussli : fanciulle ed animali incantavano per la loro suggestione, piccolo particolare, si mormorava che ingerisse cibo guasto a cena affinché gli incubi, per la cattiva digestione, fornissero degni soggetti da dipingere, e la notte chiama a rapporto tutte le sfumature della luce, quella che ci sembra di non vedere. Ed è proprio che rievocando questa superba mostra, dove la notte è protagonista, che vi suggerisco “Il Simbolismo dalla Belle Epoque alla Grande Guerra,” in corso a Milano a Palazzo Reale, fino al 5 giugno.

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Il metafisco e l’onirico s’inseguono gettando il visitatore in una dimensione surreale e…buia d’innegabile suggestione…appunto.

Gli artisti presenti: Fernand Khnopff, Max Klinger,Odilon Redon, fra gli italiani, Segantini, Sartorio.

Edwige Mormile

Nell’aria profumo di primavera…

rose in scatola

  • Torino -5 e 6 marzo – Pittura Botanica-Palazzo Madama

     Angela Petrini laboratorio di disegno ed acquerello “Tra arte e scienza”

       Info 011-443699-didattica@fondazionetorinomusei.it

  • Bollate -sabato 5 marzo-Potatura rose-

Il vivaio del carcere milanese di Bollate ospita u corso sulla potatura delle rose

Info info@cascinabollate.org

Pellegrini … chi cerca trova!

 

                   

rose in scatola.JPG

  • Torino -5 e 6 marzo – Pittura Botanica-Palazzo Madama

     Angela Petrini laboratorio di disegno ed acquerello “Tra arte e scienza”

       Info 011-443699-didattica@fondazionetorinomusei.it

  • Bollate -sabato 5 marzo-Potatura rose-

Il vivaio del carcere milanese di Bollate ospita u corso sulla potatura delle rose

Info info@cascinabollate.org

 

  •  Pescia (Pt)  sabato e domenica 27 e 28 febbrai-Foglie e ortaggi tutti da mangiare-

Stefano Benvenuti del dipartimento di scienza agrarie dell’Università di Pisa :

tutte le erbe e ortaggi antichi,recuperati, buonissimi da mangiare,conferenza e degustazioni

info: 0572.494025-info@agrariopescia.it

  • Scandicci (Fi) 27 febbraio-Rose,Clematis,Ortensie

Perchè mescolare,fintamente a caso, è un’arte…

Info:328.3842785-info@lerosedifirenze.com