Correva l’anno 1999, forse, quando in preda ad uno schizofrenico impulso mi precipitai a Monaco di Baviera per la mostra “La Notte”: che fascino… e che seduzione…chi mai potrebbe sottrarsi ai languori,al non vedere per non essere veduti, alla sua suggestione?
Moltissimi gli artisti italiani presenti: Tintoretto,Artemisia Gentileschi il cui blu “madonna” non ha pari: lapislazzuli?, Caravaggio ed altri.
Come non ricordare che proprio Giuditta decapitò di notte l’empio Oloferne, per servirne la testa su un piatto…Non c’è che dire di notte gli artisti sono magistrali: ed allora mi viene in mente lo svizzero Fussli : fanciulle ed animali incantavano per la loro suggestione, piccolo particolare, si mormorava che ingerisse cibo guasto a cena affinché gli incubi, per la cattiva digestione, fornissero degni soggetti da dipingere, e la notte chiama a rapporto tutte le sfumature della luce, quella che ci sembra di non vedere. Ed è proprio che rievocando questa superba mostra, dove la notte è protagonista, che vi suggerisco “Il Simbolismo dalla Belle Epoque alla Grande Guerra,” in corso a Milano a Palazzo Reale, fino al 5 giugno.
Il metafisco e l’onirico s’inseguono gettando il visitatore in una dimensione surreale e…buia d’innegabile suggestione…appunto.
Gli artisti presenti: Fernand Khnopff, Max Klinger,Odilon Redon, fra gli italiani, Segantini, Sartorio.
Edwige Mormile