Lavori autunnali e qualche suggerimento!

Interventi stagionali

E’ in arrivo l’autunno

Quest’anno le stagioni sono proprio quelle di una volta: erano anni che non vedevamo l’estate, calda, lunga, siccitosa … ed altrettanto l’autunno si è presentato puntuale il 1^ di settembre (inizio autunno meteorologico).

Il lungo periodo di siccità ha inasprito la terra rendendola coriacea e refrattaria, le piogge violente a seguire poco o nulla sono servite, rimbalzando su loro stesse.

Quello che ci troviamo di fronte sono morti e feriti! La prima cosa da fare è pulizia, facciamoci coraggio e buttiamo ciò che ormai è secco, fa parte dell’esistenza, il ciclo vita –morte –vita.

Il terreno è morbido e le piante avviandosi al riposo vegetativo ci regalano le ultime bellissime fioriture, possiamo piantare nuovi alberi, arbusti, e le bulbose a fioritura primaverile, vi consiglio in vaso, troppo disordinate in terra; procediamo con calma alle potature, un tempo il giardiniere folle potava ed accorciava tutto quello che trovava, ora, finalmente si apprezza la tarda fioritura delle graminacee ornamentali, o la naturale bellezza delle piante che incominciano a seccarsi, o altre che hanno dei capolini che alle prime gelate si cristallizzano in preziosi gioielli, ed infine non per ultimo gli uccellini in inverno se ne nutrono.

Calma in giardino ci vuole calma.

Incominciate a rimuovere dalle fioriere e da vasi le specie annuali e sostituitele con altre piante per creare nuovi  angoli suggestivi, non affrettatevi se mancano le idee lasciate i vasi vuoti in sospeso

Qualche suggerimento

Tra gli arbusti potreste iniziare a mettere a dimora i Caprifoglio arbustivo( Lonicera porpusii)

Ha dei belllissiimi grappoli di fiori tubolari gialli, profumatissimo e fiorirà tra fine inverno e inizio primavera.

Il Calicanto invernale fiori giallo chiaro profumati che crescono su rami ancora nudi, veramente suggestivo, fiorirà per tutto l’inverno!

Viburno Dawn  e Charls Lamont

Entrambi hanno fiori a grappolo rosa straordinariamente profumati su rami rossicci, fioritura inverno ed autunno.

Prepariamoci all’inverno, ideando soluzione allegre, il giardino, il terrazzo, o un balconcino, possono essere momenti di relax in qualsiasi stagione, quindi rallegriamo le nostre vite con i colore anche in inverno:

per piccoli spazi, il ciclamino, l’erica, (ricordiamoci che è un’acidofila e come tale ha bisogno del terriccio adatto, pena la sua morte!) la skimmia abbinate a foglie verdi come l’edera, o evenomino, il risultato sarà un accostamento veramente piacevole.

Mani in terra e al lavoro

la vostra psicoterrapeuta

🙂

http://edwigemormile.com

Avventure Botaniche

 

http://www.raiplay.it/video/2016/07/Avventure-botaniche-36bca7e2-bda5-4834-b9b0-3b3b916d751e.html

Le Rose Antiche “belle con anima” I episodio…ricostruzione storica nell’antichità

“Coltiviamole così” Rose Antiche ghiotte di banane!

Mi sto accingendo a raccontarvi di come si coltivano le Rose antiche, e mi chiedevo come farlo, ossia sono così semplici da tenere in buona salute e così poco bisognose di manutenzione che bisogna veramente sfatare il mito della difficoltà della rosa: innanzi tutto le rose antiche sono così definite fino più o meno a una data convenzionale che si posta attorno al 1950,(non accendiamo diatribe perchè è estremamente mobile e di parecchio la convenzione della data 🙂 ) ma non è certamente una data che connota o meno una rosa!

Le rose antiche sono tali per il loro inconfondibile profumo, sì sì proprio quello che ricordate, quello che Proust definirebbe della “memoria involontaria” , di giardini un pò abbandonati, intricati, misteriosi, quelle rose che trovate avvinghiate attorno ad un tronco di una vecchia quercia, o ad un melo… oppure addossate a dei muretti a “secco” adesso avete presente? il ricordo?

Non hanno bisogno di molto: di pulizia, di togliere il secco ed il morto…di essere posizionate in zone un poco arieggiate, per scongiurare  “muffe” l’oidio, il così detto mal bianco, un terreno non grasso, io consiglio sempre di mescolare un terreno con la pomice, ottimo drenante, ricordarsi sempre di togliere le fioriture passite, e la regola aurea della potatura dei rami con la gemma all’interno, serve solo per non avere cespugli intricati, ma non potate assolutamente le rose antiche ne pregiudichereste le successive fioriture…e a proposito di fioriture non sono mai assai rifiorenti, ma alcune specie, di cui in un altro appuntamento vi racconterò, potranno, sicuramente soddisfare la vostra vista e soprattutto l’olfatto 😉

Se dovessero essere prese di mira dai nostri amati afidi, prima di soffocare le poverette di insetticidi, lavatele, sì proprio così, prendete una pompa e con un getto generoso, togliete gli animaletti, dopo di ché, una volta asciutte potete procedere con insetticidi tradizionali, io personalmente uso il piretro, scelta ecologicamente corretta; ricordate solo di somministrarlo all’imbrunire, per evitare che con la luce del sole perda di efficacia. Un trattamento assolutamente preventivo è lo zolfo, nelle quantità e modalità prescritte sulle somministrazioni.Ricordate di darlo in primavera prima della vera e propria ricrescita fogliare, sui rami ed un pò alla radice apicale, entra nel sistema linfatico della pianta,previene e rafforza,  per tutto ciò che attiene le varie ruggini, ticchiolatura…e poi il concime…..le bucce delle banane sono miracolose… parola di giardiniere, ricchissime di potassio e magnesio di cui le nostre rose sono veramente ghiotte !!!!

a presto ed alla prossima

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paesaggi urbani in Europa
paesaggi urbani in Europa

Rose Antiche III episodio- dal Cristianesimo alle rose moderne Le belle senz’anima-

Fu, soprattutto dal 1400 in poi che la rosa fu ricondotta ad un ruolo, per così dire più botanico,grazie ai francesi, nella città di Ruen vennero diffuse nove varietà di rose Galliche,come pianta medicinale, seguendo la consuetudine monastica, le rose botaniche:gallica, alba, damascena, canina, centifoglia.

Furono le rose provenienti dalla Cina,circa nel XVIII sec. A dare una svolta alle nuove ibridazione di rose, e furono proprio quattro rose “fattrici” a dare l’avvio alle Rose Antiche , erano degli ibridi, probabilmente ibridati con la damascena, riuscirono a conferire alle rose antiche le caratteristiche che oggi amiamo : rifioritura e profumo intenso, l’’800 fu il secolo d’oro, dove attraverso l’indefesso lavoro di ibridatori e coltivatori si crearono moltissime varietà che portarono anche alla creazione delle ROSE MODERNE, i cui passaggi di ibridazione sono complicatissimi, ma è doveroso  storicamente citarle, dette anche “belle senz’anima”, non sono profumate ma rifiorentissime.

essenzialità.....
essenzialità…..

 

 

 

Le Rose Antiche “belle con anima” I episodio…ricostruzione storica nell’antichità

edwige con roseLe prime testimonianze che abbiamo risalgono al 2600 A.C. all’epoca  di Sargon I re Sumero, subito dopo ne ritroviamo tracce nel nostro amato Omero, e per precisione nell’ Iliade:lo scudo di Achille era ornato di rose ed è anche scritto che Afrodite se ne servì per imbalsamare il corpo di Ettore.

Nel VI sec. Anacreonte ci tramanda che dalla spuma del mare si generò Afrodite, spume frondose, bianche, la rosa Alba.Sempre nel medesimo secolo la poetessa Saffo chiamò la rosa, per la prima volta “Regina dei fiori”.

Secondo lo storico Erodoto nelle “Historiae” la rosa fu introdotta in Grecia dal mitico re Mida di Frigia che visse in Asia Minore, e quando si trasferì in Macedonia portò con sé questa rosa profumatissima ricchissima di petali, circa una sessantina, probabilmente una Centifolia .

Siamo certi, comunque, che la Rosa penetrò in Grecia dal misterioso Oriente:dagli scritti di Confucio (551-479 A.C.) sappiamo che l’Imperatore cinese possedeva già nella sua biblioteca 600 libri sulla coltura delle rose,all’epoca era già noto l’uso dell’olio di rosa estratto dalle piante coltivate nel giardino dell’Imperatore:il cui uso era consentito solo ed esclusivamente ai dignitari di corte ed ai nobili, se qualcuno del popolo o di ceto inferiore veniva scoperto a possederlo la pena era la morte!

Associata per forma alla ruota simbolo esoterico tra i più complessi ed importanti in tutte le culture del mondo conosciuto, era il corrispondente del fior di loto nell’antico Egitto, ne furono ritrovate sotto forma di ghirlanda in parecchie tombe.Cleopatra che impazziva per tutto ciò che era romano prese dai suoi alleati l’uso della rosa al posto del fior di loto, a Roma era stata importata dalla Grecia. Se ne ornavano il capo, il collo, e nei famosi banchetti, quando si passava a degustare i vini più rari e prelibati , ne cospargevano i triclini…Durante i giochi pubblici le vie di Roma ne erano coperte, senza parlare del letto di Nerone che ne era cosparso.

I Romani credevano che le rose fossero gradite ai Mani, tanto che i nobili Patrizi lasciavano interi giardini coltivati a rose ed esigevano nei loro testamenti che servissero per onorare i loro sepolcri.

Ma come era possibile una così vasta produzione ?

Ebbene, riuscirono a costruire dei vivai veri e propri con un sistema di irrigazione riscaldato che gli permetteva di avere fioriture in ogni periodo dell’anno, fu un vero e proprio “affare” per l’Antica Roma, tanto che le esportavano perfino!

Fotografia a lato : Alister Stella Gray-1894-e Lamarque -1830-