Stay tuned…..;)

Buongiorno a tutti, stiamo lavorando per voi e per noi, e devo ringraziare Alessandra Fanì che come sempre abbraccia con entusiasmo i progetti che le propongo per una visione unitaria che abbiamo della vita: la bellezza. quella architettonica, quella del paesaggio,ma, soprattutto quella dell’anima…Sì perchè questo andiamo cercando, pellegrine e raminghe, la cerchiamo attraverso quello che circonda, attraverso quello che proviamo, e da mamme, per i nostri ed i vostri bambini… Stiamo cercando di proporvi le eccellenze, ospiti che abbiano oltre le competenze, indiscutibili, il cuore, perchè attraverso il cuore si aprono scenari inimmaginabili. Stiamo mettendo in campo energie, lavoro, immaginazione, sogno per creare un blog che proponga, faccia riflettere e dia la possibilità a chi lo desidera di provare ad immaginare scenari diversi. Ricordo anni fa quando mi chiamarono per una progettazione, il cliente pieno di remore, mi disse, ” Sa ho un piccolo balconcino non so cosa si possa fare.”.. bhe! ricordo ancora quando alla fine del lavoro, qualche giorno dopo mi telefonò e mi disse :”Non so come ringraziarla per aver insistito a farla fare… il mattino mi sveglio e quello che vedo è una schermata verde, non più il balcone di fronte, e che bello quel piccolo tavolino per bere un caffè ad inizio giornata”… questa è la bellezza del cuore, l’unico strumento per vivere meglio.

Seguiteci 🙂

Chamont ...Edwige
Chamont …Edwige
Pubblicità

DI CHE ALBERO SEI? – Lime- Il Dubbio- dal 11 al 20 Marzo

Accetta quello che la vita gli dà in una maniera molto complessa: odia litigare,lo stress,ed anche un pò lavorare..,però lo di disgusta la pigrizia e l’oziosità, è soave e sa cedere, è capace di sacrifici, di molti talenti ma non così sufficientemente tenace per sfruttarli, un pò lamentoso geloso e leale

zetaLaFormica

chamont...
chamont…Edwige

Continua a leggere DI CHE ALBERO SEI? – Lime- Il Dubbio- dal 11 al 20 Marzo

LA RICETTA: Conserva di petali di rosa o “zucchero rosato”

Ingredienti: 0,2 hg di petali, 1 kg di zucchero,1 limone,1 hg di acqua

Mettere i petali in un recipiente insieme allo zucchero, limone(succo) e acqua si mescolano gli ingredienti e si frullano con un frullatore ad immersione fino a ridurre il composto in modo fluido. Si mette sul fuoco e si porta ad ebollizione dopo circa mezz’ora si toglie dal fuoco, si versa in vasetti, si capovolgono e una volta raffreddati si ripongono in luogo fresco

P.S. una volta aperti in frigorifero

Una delle varietà di rosa adatte alla trasformazione è una delle mie rose preferite “La chapeau de Napoléon” …bellissima e profumatissima… presto ve la racconterò !chapeau de napoleon

“Coltiviamole così” Rose Antiche ghiotte di banane!

Mi sto accingendo a raccontarvi di come si coltivano le Rose antiche, e mi chiedevo come farlo, ossia sono così semplici da tenere in buona salute e così poco bisognose di manutenzione che bisogna veramente sfatare il mito della difficoltà della rosa: innanzi tutto le rose antiche sono così definite fino più o meno a una data convenzionale che si posta attorno al 1950,(non accendiamo diatribe perchè è estremamente mobile e di parecchio la convenzione della data 🙂 ) ma non è certamente una data che connota o meno una rosa!

Le rose antiche sono tali per il loro inconfondibile profumo, sì sì proprio quello che ricordate, quello che Proust definirebbe della “memoria involontaria” , di giardini un pò abbandonati, intricati, misteriosi, quelle rose che trovate avvinghiate attorno ad un tronco di una vecchia quercia, o ad un melo… oppure addossate a dei muretti a “secco” adesso avete presente? il ricordo?

Non hanno bisogno di molto: di pulizia, di togliere il secco ed il morto…di essere posizionate in zone un poco arieggiate, per scongiurare  “muffe” l’oidio, il così detto mal bianco, un terreno non grasso, io consiglio sempre di mescolare un terreno con la pomice, ottimo drenante, ricordarsi sempre di togliere le fioriture passite, e la regola aurea della potatura dei rami con la gemma all’interno, serve solo per non avere cespugli intricati, ma non potate assolutamente le rose antiche ne pregiudichereste le successive fioriture…e a proposito di fioriture non sono mai assai rifiorenti, ma alcune specie, di cui in un altro appuntamento vi racconterò, potranno, sicuramente soddisfare la vostra vista e soprattutto l’olfatto 😉

Se dovessero essere prese di mira dai nostri amati afidi, prima di soffocare le poverette di insetticidi, lavatele, sì proprio così, prendete una pompa e con un getto generoso, togliete gli animaletti, dopo di ché, una volta asciutte potete procedere con insetticidi tradizionali, io personalmente uso il piretro, scelta ecologicamente corretta; ricordate solo di somministrarlo all’imbrunire, per evitare che con la luce del sole perda di efficacia. Un trattamento assolutamente preventivo è lo zolfo, nelle quantità e modalità prescritte sulle somministrazioni.Ricordate di darlo in primavera prima della vera e propria ricrescita fogliare, sui rami ed un pò alla radice apicale, entra nel sistema linfatico della pianta,previene e rafforza,  per tutto ciò che attiene le varie ruggini, ticchiolatura…e poi il concime…..le bucce delle banane sono miracolose… parola di giardiniere, ricchissime di potassio e magnesio di cui le nostre rose sono veramente ghiotte !!!!

a presto ed alla prossima

zetalaformicaDSCN4676

paesaggi urbani in Europa
paesaggi urbani in Europa

Rose Antiche III episodio- dal Cristianesimo alle rose moderne Le belle senz’anima-

Fu, soprattutto dal 1400 in poi che la rosa fu ricondotta ad un ruolo, per così dire più botanico,grazie ai francesi, nella città di Ruen vennero diffuse nove varietà di rose Galliche,come pianta medicinale, seguendo la consuetudine monastica, le rose botaniche:gallica, alba, damascena, canina, centifoglia.

Furono le rose provenienti dalla Cina,circa nel XVIII sec. A dare una svolta alle nuove ibridazione di rose, e furono proprio quattro rose “fattrici” a dare l’avvio alle Rose Antiche , erano degli ibridi, probabilmente ibridati con la damascena, riuscirono a conferire alle rose antiche le caratteristiche che oggi amiamo : rifioritura e profumo intenso, l’’800 fu il secolo d’oro, dove attraverso l’indefesso lavoro di ibridatori e coltivatori si crearono moltissime varietà che portarono anche alla creazione delle ROSE MODERNE, i cui passaggi di ibridazione sono complicatissimi, ma è doveroso  storicamente citarle, dette anche “belle senz’anima”, non sono profumate ma rifiorentissime.

essenzialità.....
essenzialità…..

 

 

 

RICETTE….Gelatina di petali rose

festa 015….E’ sera che ne dite di una Gelatina di petali di rose?

eccovi la ricetta:

(mele-zucchero-limoni-petali di rose rosse)

Disporre in un barattolo a chiusura ermetica rose rosse private dell’unghia bianca,fino a riempirne circa un terzo.Con una centrifuga o una pentola per cottura a vapore ricavare il succo da 3 – 4 kg di mele,filtrarlo e metterlo sul fuoco con il succo di 1-2 limoni(750g per ogni lt di liquido).

togliere dal fuoco non appena raggiunta ebollizione e versare nel barattolo.

Sigillare e conservare in un luogo fresco.

Meravigliosa con i formaggi provato per voi 😉DSCN3344

Le Rose Antiche II Episodio…il Medio-Evo…

Fu proprio con il processo di trasformazione dei culti pagani della Natura- Grande Madre, pensate che perfino il simbolo del Dio Sole fu trasformato in quello che vedete rappresentate sulle teste dei nostri Santi: l’aureola:..che anche la Rosa non passò indenne: forte simbolo, consacrata a Maria, attraverso il passaggio dall’amor profano all’amor sacro, il fiore fra i fiori,nelle metafore e nella tradizione Bibblica dove nell’Eden il roseto rappresentava Eva,quindi il peccato, all’anti-Eva, Maria (PENSATE A AVE – MARIA! Ave antipodo di Eva!) viene consacrata la Rosa bianca,senza spine, segno di fragilità e purezza,emblema della Vergine, tant’è vero che nel Medioevo solo le vergini potevano cingersi di ghirlande di rose bianche da cui la Rosa Mystica, e da cui “sgranare il ro-sario…. la rosa senza spine appunto, dal cul culto Mariano.

Ma come si sa ed immagina il Medioevo fu un epoca, di grande fermento e mortificazione insieme: alla Rosa fu dato addirittura un potere taumaturgico: cura per gli incubi, ansia,la superstizione le attribuirono poteri magici per le malattie, come ad esempio la peste, sembra che bastasse tenere sotto il naso rose per evitare il contagio!

Con i petali di rose si purificava l’aria e si disinfettava il vestiario.

Fiorirono le leggende legate al culto della rosa: sembra che il ros-marino, assunse questa colorazione azzurra-violacea proprio quando la Madonna aprì il suo manto sull’arbusto.

Ma tra tutti i simbolismi attribuiti a questo fiore, ce n’è uno che mi ha molto affascinato e che ho potuto verificare personalmente nei miei viaggi a zonzo per il Nord-Europa, e riguarda il mistero delle cattedrali Gotiche:la cristallizzazione della rosa nei rosoni delle cattedrali: ovviamente per conformazione la rosa emblema della perfezione del Creato, ed insieme la proiezione del mistero di Dio =luce e Fonte di vita, queste finestre -i rosoni- sono più ampie nella parte rivolta all’interno e più stette in quella rivolta all’esterno, proprio come la luce divina entrando da fuori può divenire contemplazione e salvezza solo nel suo Tempio……

A domani…. con la Botanica….DSCN3827

Le Rose Antiche “belle con anima” I episodio…ricostruzione storica nell’antichità

edwige con roseLe prime testimonianze che abbiamo risalgono al 2600 A.C. all’epoca  di Sargon I re Sumero, subito dopo ne ritroviamo tracce nel nostro amato Omero, e per precisione nell’ Iliade:lo scudo di Achille era ornato di rose ed è anche scritto che Afrodite se ne servì per imbalsamare il corpo di Ettore.

Nel VI sec. Anacreonte ci tramanda che dalla spuma del mare si generò Afrodite, spume frondose, bianche, la rosa Alba.Sempre nel medesimo secolo la poetessa Saffo chiamò la rosa, per la prima volta “Regina dei fiori”.

Secondo lo storico Erodoto nelle “Historiae” la rosa fu introdotta in Grecia dal mitico re Mida di Frigia che visse in Asia Minore, e quando si trasferì in Macedonia portò con sé questa rosa profumatissima ricchissima di petali, circa una sessantina, probabilmente una Centifolia .

Siamo certi, comunque, che la Rosa penetrò in Grecia dal misterioso Oriente:dagli scritti di Confucio (551-479 A.C.) sappiamo che l’Imperatore cinese possedeva già nella sua biblioteca 600 libri sulla coltura delle rose,all’epoca era già noto l’uso dell’olio di rosa estratto dalle piante coltivate nel giardino dell’Imperatore:il cui uso era consentito solo ed esclusivamente ai dignitari di corte ed ai nobili, se qualcuno del popolo o di ceto inferiore veniva scoperto a possederlo la pena era la morte!

Associata per forma alla ruota simbolo esoterico tra i più complessi ed importanti in tutte le culture del mondo conosciuto, era il corrispondente del fior di loto nell’antico Egitto, ne furono ritrovate sotto forma di ghirlanda in parecchie tombe.Cleopatra che impazziva per tutto ciò che era romano prese dai suoi alleati l’uso della rosa al posto del fior di loto, a Roma era stata importata dalla Grecia. Se ne ornavano il capo, il collo, e nei famosi banchetti, quando si passava a degustare i vini più rari e prelibati , ne cospargevano i triclini…Durante i giochi pubblici le vie di Roma ne erano coperte, senza parlare del letto di Nerone che ne era cosparso.

I Romani credevano che le rose fossero gradite ai Mani, tanto che i nobili Patrizi lasciavano interi giardini coltivati a rose ed esigevano nei loro testamenti che servissero per onorare i loro sepolcri.

Ma come era possibile una così vasta produzione ?

Ebbene, riuscirono a costruire dei vivai veri e propri con un sistema di irrigazione riscaldato che gli permetteva di avere fioriture in ogni periodo dell’anno, fu un vero e proprio “affare” per l’Antica Roma, tanto che le esportavano perfino!

Fotografia a lato : Alister Stella Gray-1894-e Lamarque -1830-

Viaggio in Bretagna…

DSCN3850E’ sempre da un sogno o da una visione che iniziano le grandi passioni: ed il Giardino proprio da un sogno è iniziato, o meglio, da un viaggio…là dove gli spiriti della Natura catturano le anime di passaggio, là dove le querce a volte sono cave, le misteriose pietre sono ricoperte di edere e le mura di antichi manieri sussurrano: La Bretagna.

Sono i giardini silenti, quelli di una volta, quelli che popolano i nostri sogni, dove gli antichi incontravano gli oracoli, il divino, e quindi noi stessi.

I giardini creature fluttuanti, carichi di simboli dove l’esterno e l’interno si fondono e si rincorrono, chi di noi non ha nelle narici il profumo delle rose antiche? è un archetipo, perché tutti ricordiamo la  nostra infanzia e tutti ricordiamo un giardino, che non ha luogo, non non ha tempo.

E da qui che inizieremo, dal profumo delle rose antiche…

Dal quaderno degli Alberi: “Di che Albero sei?”

cropped-camargue-266.jpg

Dall’ 1 al 10 marzo    …    Il Salice piangente,la Malinconia….

Persona bella ma malinconica, attraente, molto empatica, buon gusto e senso del bello,ama i viaggi sogna,senza riposo è anche capricciosa,onesta, esigente, difficile alla convivenza, buona l’intuizione.

Soffre in amore ma riesce a trovare, qualche volta,sostentamento nel suo compagno.