La Confraternita dei Giardinieri- Andrea Wulf-

Una mattina sul terrazzo della mia bottega, trovai questo libro… non impacchettato ma visibilmente “regalato”, dono di una mia amica-cliente, prima cliente-amica….

Perchè così capita a chi è legato da un ossessione, l’ossessione per i giardini….Tutti coloro che mettono le mani nella terra lo dovrebbero leggere, nato dalla penna di Andrea Wulf, indiana di nascita, inglese di adozione, ha studiato storia del design al Royal College di Londra, è un saggio vero e proprio sui pionieri a cavallo del secolo legato dall’ossessione delle piante, sfidarono, traversate, insuccessi, pur di attuare una vera e propria rivoluzione botanica!

Non è di facile lettura, per la densità di informazioni, per i vari registri su cui su muove, ma è veramente accademico per cercare di capire cosa facciamo noi giardinieri tutti i giorni.

Ricchissimo di dati, storia, nomenclatura, ricostruisce tutti i transiti transoceanici per poter portare in Europa, prima in Gran Bretagna , quasi tutte le specie fino ad oggi conosciute, trasformando la Gran Bretagna, e gli inglesi in quel popolo all’avanguardia, ancora oggi riferimento nell’arte dei giardini.

Imperdibile!

La Confraternita dei Giardinieri

Andrea Wulf

                                                               Saggi Ponte Delle Graziela confraternita dei giardinieri

Amos Oz- D’un tratto nel folto del bosco-

d'un tratto nel folto

Ho sempre amato i libri che narrano di animali, di bambini…poi quando a questo si unisce il bosco il gioco è fatto: il bosco in questo libro onirico e altrove è una cornice così silenziosa e così presente, il bosco che è legato a quanto più di femminino alberga negli individui: l’elemento femminile materno a cui tutti torniamo… e mai così lo si percepisce in questo meraviglioso racconto; siamo in un villaggio senza nome, forse innominabile, un villaggio che ha un’altra caratteristica, il silenzio, il silenzio degli animali, perchè loro,protagonisti e grandi assenti, non si sa cosa sia successo , ma a d’un tratto sono spariti, l’unica loro presenza le tracce della loro misteriosa scomparsa, ed allora una maestra racconta in una classe com’è fatto un orso …i bambini in tutta la loro vita non hanno mai visto un animale, e la straripante fantasia dei bambini trionfa: le scarpe di Nimi la notte si trasformano in due istrici! e così via.

Ma come tutte le favole, perché non è una fiaba, ha la sua struggente morale, la morale degli animali che tutto insegnano agli uomini, con il loro linguaggio  universale ed accogliente, diverso dal silenzio irritato degli adulti-uomini che mai hanno il coraggio di raccontare ai bambini;che tutto capiscono, la verità.

Ho letto questo libro un paio di volte nella mia vita, sono sempre dell’idea che i libri si iterano, la seconda quando è nata mia figlia… illuminante!

(l’mmagine che ho scelto non rispecchia la copertina del libro.. ma la sua chiave di lettura)

Amos Oz

D’un tratto nel folto del bosco

Feltrinelli

Il Segreto del Bosco Vecchio

Quando ho letto questo libro, in età adulta,ho compreso a ritroso i misteri in cui vivono i bambini: è bellissimo ed onirico, non possiamo non rimanere incantati dal Vento Matteo, gli uomini non l’hanno mai veduto, ma lui fra le fronde e contro i tronchi degli alberi della foresta emette dei canti che sembrano un concerto, o la meraviglia della lotta del bene e del male quando Vento Matteo combatte contro il suo rivale di sempre, Vento Evaristo, il Bosco Vecchio Animato e Animante, tutto è popolato da personaggi fantastici e non,fino a rincorrersi e così mescolandosi non avvertiamo più ciò che è reale o ciò che non lo è, ma sicuramente in uno scambio di parti.

Sono particolarmente legata a questo libro, ricordo il reading di alcune pagine con ai piedi accoccolati, proprio come gli animali del Bosco vecchio, bambini accorsi per conoscere il burbero ma buon Vento Matteo,ed il piccolo Benvenuto arrivato bambino ma pronto alla fine del romanzo a divenire “grande”, non è una fiaba, si parla di morte, di lotta, di inganno, ma anche di vita, speranza, di amore….

Grandissimo Buzzati!

Il Segreto del Bosco Vecchio

Dino Buzzati

Oscar Mondadori

il segreto del bosco vecchio

Il Bello di essere pianta- Patrick Blanc-

il bello di essere pianta

In questa giornata di riposo, come dovrebbe essere la domenica, vi voglio parlare di un libro che ho letto un pò  di anni fa, “Il bello di essere pianta”, originale, bizzarro, senz’altro unico…narra la vita, raccontato in prima persona di una Sonerila, una piccola pianta che vive nel sottobosco della foresta tropicale, con mille difficoltà che nascono dal sopravvivere alla forza ed alla prepotenza del vicinato … una metafora non così criptica del vivere quotidiano degli uomini, così caro all’autore che spesso si spinge su riflessioni interattive tra gli uomini ed i vegetali.

“cresco dunque esisto” ….

da leggere…

Patrick Blanc

Il bello di essere pianta

Bollati Boringhieri

Le jardin plaisir

La vita è breve!

I giardinieri esperti sanno che nel giardino la pazienza è un fattore importante, non a caso Paolo Pejrone ha scritto un libro…bisogna essere disposti ad aspettare tutto il tempo necessario per raggiungere il risultato sperato.Ma i tempi che viviamo, veloci,schiacciati, non sempre lo permettono, a questo unite i dubbi, le incertezze che caratterizzano la nostra epoca ed ecco che la necessità di un luogo protettivo e rassicurante prorompe dentro di noi e non ci fa rinunciare anche ad un piccolo spazio dove ossigenare pensieri ed anima.

E proprio questo libro ” Le Jardin plaisir” premette tutto questo,o, meglio il suo autore, Pierre Alexandre Risser: un libro dedicato al proprio spazio verde come isola felice ed accogliente, dove ritrovarsi con i propri cari attorno ad un tavolo, coltivare un mini pollaio, qualche riflesso d’acqua dove specchiarsi, bellissimo libro caratterizzato da altrettanto belle fotografie a cura di Alexandre Petzold,certo è che forse su un balcone il pollaio e o lo stagno non è possibile realizzarlo, ma perché no delle uccelliere con i semini appese alle piante da fusto o nascoste fra le fronde, e perché no un catino con delle acquatiche? ed il gioco è fatto…

Il libro è ricco anche di tanti espedienti per gestire in modo efficace lo spazio, e suggerimenti per capire realisticamente, se vogliamo provvedere da noi, cosa siamo in grado di fare.

Le jardin plaisir

Pierre Alexandre Risser

e Benedicte Baudassou

Editions De La Martinière

Parigi

le jardin Plaisir

ah! il libro è in francese …. che “plaisir”  🙂

Il Giardino degli ulivi

Il giardino degli  ulivi narra la storia di una famiglia palestinese

Un padre racconta alla figlia la drammatica storia della sua famiglia

era il tempo in cui ad ogni bambino nato si piantava un ulivo

poetico

L’ulivo simbolo simbolo di vita,luce

CAIRO EDITORE

Deborah Rohan

il giardino degli ulivi