Certamente al Sublime appartiene il senso della sproporzione e dell’ineffabile, per questo da sempre, appartenente alla filosofia, è stato deputato alle arti in genere e alla Natura.
Ora sfogliando e studiando riviste di arte, mi è capitato fra le mani un articolo proprio sulla relazione fra il Sublime, oggi, e la Natura.
Innanzi tutto chiariamo che il Sublime non è il contrario del bello… anzi ne è la
sua esaltazione al di là della soglia sensibile e scibile dell’essere umano, ed è proprio qui che entra in campo la Natura: quante volte siamo rimasti basiti e muti di fronte allo spettacolo di essa come ad esempio un mare in tempesta o i cieli mentre li attraversiamo in aereo, è terribile ed estatica la sensazione.
Kant, che di Sublime se ne intendeva, metteva appunto i giardini fra le grandi arti, proprio perchè si tenta di ricreare un microcosmo con elementi viventi eterogenei, ed allora si pone la domanda se sia possibile il Sublime oggi con la tragedia del paesaggio che ci circonda, con i disastri ecologici, personalmente non credo sia possibile l’esperienza del Sublime, nulla di più vicino al Dio, di fronte agli scempi della Natura dove il Terribile, altro termine abusato, non è sinonimo di paura ma di terrore: stupore,meraviglia,incontenibile, indecifrabile, nasconde sempre l’Idea platonica del Bello…Quello che noi umani mai potremo comprendere,misurare,verificare,ri-creare,ma attoniti e piccoli potremo solo esperire.
Ed è per questo che vi segnalo una mostra, il cui intento è invece proporre l’esperienza del Sublime attraverso il disastro ecologico, qui noi potremmo immaginare la “Terra dei Fuochi: potrebbe tale spettacolo, secondo voi, essere maestoso e suscitare un sentimento Sublime?
SUBLIME- Les Tremblements du Monde-
Metz Centre Pompidou-dall’11 febbraio al 5 settembre-
La vostra psico-terra-peuta