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World Press Photo 2016, premia la foto di Warren Richardson e dedica al dramma dei migranti la Picture Of The Year
Un uomo passa un bambino attraverso la recinzione al confine ungherese-serbo in Röszke, Ungheria, 28 agosto 2015.
Ogni anno il mondo della fotografia attende con ansia questo momento: i nomi dei vincitori del World Press Photo. Quella 2016 è la 59esima edizione del concorso fotogiornalistico più prestigioso. La giuria, composta da fotografi ed editor e riunita ad Amsterdam, ha dovuto scegliere tra le 85mila immagini ricevute, di 5775 autori diversi. Alla scorsa edizione il titolo di Photo Of The Year era andato a Mads Nissen con il ritratto di una coppia gay in Russia. Quest’anno a trionfare è l’australiano Warren Richardson con uno scatto sul dramma dei migranti. Lo scatto, che ha vinto anche il primo premio nella categoria Spot News, mostra un uomo e un bambino che attraversano la frontiera tra Seria e Ungheria la notte del 28 agosto 2015. All’epoca il muro di protezione non era ancora stato completato in quella zona, tra Horgoš (Serbia) e Röszke (Hungary).
WARREN RICHARDSON
Richardson è un fotografo freelance che vive a Budapest, in Ungheria, e qualche mese fa è finito sui giornali perché malmenato dalla polizia locale. “Ho dormito con i rifugiati cinque giorni sulla frontiera”, ha raccontato, “è arrivato un gruppo di circa 200 persone e si sono nascosti sotto gli alberi vicino al muro. Prima hanno mandato avanti donne e bambini, poi padri e anziani. Stando con loro, ho giocato a nascondino con la polizia per tutta la notte. Ero esausto quando ho scattato la fotografia. Erano circa le 3 di notte e non potevo usare il flash, perché ci avrebbero scoperti. Avevo soltanto la luce della luna“.
“Quando abbiamo visto questa foto abbiamo capito che era importante. Ha un enorme potere perché è semplice, con in più il simbolismo del filo spinato. Abbiamo pensato che avesse quasi tutti gli elementi per dare un’immagine potente della situazione dei rifugiati. E’ una foto molto classica, ma anche senza tempo. Fa il ritratto della situazione, ma il modo in cui è stata scattata è classica nel senso più ampio della parola“, ha detto il presidente della giuria Francis Kohn, direttore dell’agenzia France-Presse.