A Natale non si può non rileggere “Il segreto del bosco vecchio”, un capolavoro di Dino Buzzati, qui la natura prende forma e vive di forza propria: alberi parlanti, venti antropomorfi, folletti, e animali del bosco, bambini buoni e vecchi cattivi, all’apparenza…
Meraviglioso il duello tra vento Matteo e vento Evaristo, cattura la fantasia di ogni piccolo, ma, come tutte le fiabe che fiabe non sono, il segreto del bosco nasconde un segreto: l’animo umano che si perde quando si cresce, ed ogni uomo non ricorda più quando era bambino, e, soprattutto chi era… allora Procolo solo con l’atto estremo si riscatta, ritrovando umanità, vergogna.
Ma l’incanto è proprio nel bosco vecchio, dove parlano, riflettono, pensano esseri che gli adulti nell’età della ragione non sentono, solo i piccini, ancora riescono a udire.
Non c’è nulla del fantasy, come si direbbe oggi, nel Bosco vecchio, è bizzarro, fantastico, ma il lettore non si stupisce se un animale riflette ad alta voce o se un intero bosco si trasforma in una collettività, siamo partecipi e spettatori di ciò che Buzzati con poesia a volte e con un linguaggio romantico altrove ci trasporta.
E’ naturale, ecco, l’inverosimile rende plausibile la realtà.
Il segreto del bosco vecchio
Dino Buzati
Oscar Mondadori
Pagine 149
€ 8,40