“E’ primavera svegliatevi bambine” !
Le Orchidee tra mito e storia
“Noi siamo Orchidee … ci dicono … ed abbiamo voglia di rifiorire … ma sapete chi siamo? … eccoci”
Orchis era un bellissimo giovane greco, che si dava molto da fare con le donne! Era nato, come d’abitudine a quei tempi, da una ninfa e da un satiro, un po’ pieno di sé nulla rispettava e non c’era fanciulla di bell’aspetto che non cadesse fra le sue grinfie!
Quando Bacco in persona lo invitò ad uno dei suoi sontuosi e rinomati banchetti una delle sue Sacerdotesse fu costretta a subire le sue attenzioni …. commettendo un grave sacrilegio, Orchis pensò di riuscire a sottrarsi alla vendetta degli Dei, in particolare alla potentissima Moira, che puniva gli abusi derivati dai deliri onnipotenza e lo diede in pasto alle belve feroci.
Il fanciullo era veramente bello, e questi nostri Dei, clementi e vendicativi allo stesso tempo, non vollero che fosse dimenticato, e fecero in modo che dai suoi resti nascesse una piantina, che riproducesse nella parte sotterranea, proprio le sue appendici anatomiche maschili,causa di cotanta fine!
Spuntò così la prima orchidea.
E’ da relativamente poco che amo le orchidee, personalmente le ho trovate sempre un po’ inquietanti, forse per il loro aspetto, tranne le phalenopsis, quelle che più frequentemente reperiamo nei negozi è che non a caso sono le più commerciali, o forse perché sono simbiotiche, però è certo che nelle nostre case sono delle vere principesse: in collezione, raggruppate per colore, o per vasi la fanno veramente da padrone negli angoli più disparati delle nostre abitazioni, e credo che forse proprio per questo nelle mie case ci sono sempre state: inizia per loro, adesso la stagione della ripresa, fino ad adesso le abbiamo viste fare capolino con le loro foglie verdi prive di infiorescenze, ma complice lo sbalzo di temperatura, possiamo forzare la loro fioritura: appena passate le gelate notturne potete provare ad alternare la loro esposizione tra fuori e dentro, la differenza termica le farà rifiorire, anche se non generose, non è una pianta generosa, saranno notevolmente durature. Sull’orchidea tantissimo si è scritto, e tantissimo si è immaginato, è una pianta veramente “strana”, come altrettanto strani sono i personaggi a cui si accompagnano! Ricordate la serra di Nero Wolfe… ?
Un personaggio così, ramingo fra vivai particolari l’ho veramente incontrato: la sua vita è la sua serra e non immaginate neanche cosa ho visto: le orchidee raggiungevano due metri da terra al soffitto della serra, sembravano essere state oggetto di modificazioni genetiche, altre custodite come gemme preziose aspettavano di rifiorire ogni dieci anni, altre ancora erano talmente piccole da risultare quasi invisibili! Il “papà” di queste creature, schivo e riservato, è invitato ad esporre in tutto il mondo, e vive per loro, folgorato come sulla via di Damasco, anni fa lasciò il suo lavoro, tutt’altro, per abbracciare questa scelta isolandosi completamente dal mondo! Chissà se prima o poi mi rilascerà un’intervista, e ,vedrete che Nero Wolfe è tra di noi!
E’ giunto il momento di salutarci ma vi prometto che al prossimo appuntamento vi svelo tutti i “trucchetti”(da giardiniere) per averle sempre bellissime…
Edwige Mormile il vostro psico-terra-peuta