In libreria si ri-trovano romanzi pieni di storie antiche, tutti pazzi per i classici! Cicerone, Ovidio, Plauto, Platone…Aristotele…Come non leggere “le Metamorfosi di Ovidio” dove ci si interroga sull’amore, e le eroine ovidiane proprio in nome dell’amore si trasformano in piante, pietre, fiumi.
Ma, si scopre una verità, una verità che le donne dei nostri tempi ancora cercano: la solitudine non è sempre da evitare, soprattutto, se l’alternativa è l’uomo sbagliato.
Restare fedeli sempre a se stessi è proprio quello che Ovidio ci insegna, tanto si è più veri quanto più ci si avvicina all’idea che si ha di noi stessi, si diventa ciò che si era destinati ad essere, si diventa ciò che si è!
Ovidio fu un grande scrutatore dell’animo femminile, straordinario è lo sguardo che getta sul cuore di una donna alle prese col tempo e con la passione, Mirra…
Ma dilettiamoci anche con “L’Anfitrione” di Plauto: tra una risata-amara- e l’altra le pieghe del tradimento si distendono, e, Alcmena tra due Anfitrioni identici, inconsapevolmente sceglie quello divino- l’infingardo Giove-
Il cuore mal messo delle donne, ieri, come oggi, scelgono il mito, l’inconsueto, il divino…l’amante…
Ed allora, mi piace riconciliarmi con l’amore, nella sua forma più alta e lirica, tra le mani un libricino letto, riletto ed ancora letto… il ” Fedro” Platone, la bellezza suscita Amore e le ali rispuntano alle anime!
Buona Lettura