Photographer by Massimo Berruti
Quando leggo Conrad,o il triestino Magris questo è quello che rimane, e va al di là della lettura, alberga in un senza tempo, quasi, l’acqua, il mare, nuvole dove adagiare i pensieri.
Non ho avuto un’educazione sentimentale al mare, sono nata in città, neanche in campagna, ma in città, però il mare mi restituisce sempre da quella frattura epica che l’esistenza con il suo buio, le sue urla, le sue angosce provoca…è una posizione in orizzontale, che placa e quieta, spesso penso al più grande libro che mai sia stato scritto sul mare..l’Odissea, mai sarebbe potuta essere scritta senza il mare, simbolo del passaggio attraverso la vita…e del “folle volo” il mare, il liquido amniotico a cui ritorniamo, per me non è sfida e confronto ai confini del mondo conosciuto, quello nostro mentale, ma il Gran Ritorno alla casa del Padre.
Edwige Mormile