lo ripropongo, fra un pò è tempo di viole…
Il mito vuole che nascessero per servire da pascolo alla ninfa Io, trasformata da Giove in giovenca, e così equazione cristologica per la linea trittica degli orli dei petali ripiegati, traghettò alla tradizione Cristiana, immancabile nell’Hortus Conclusus, quale Herba Sanctae Trinitatis
<esperimento di land art: tavolo-giardino con viole del pensiero e edera variegata
adatto anche a collezione di insalate> (by Edwige Mormile)
La generosa stirpe delle viole del pensiero discende dalla viola cornuta, esplodono a metà ottobre nei climi freddi ed impavide,coraggiose,robuste, fanno uno sberleffo ai rigori dell’inverno e ci accompagnano coloratissime fino a giugno.
Fioriture garantite ad oltranza, importante solo tenerle pulite da foglie e fiori appassiti, sono veramente a bassa manutenzione tanto da considerarle e si comportano da perennanti, sono altresì facili da ibridare, così, ogni anno, abbiamo fantasie di colori e screziature fino ad un viola talmente scuro da considerarsi nero: bellissime e sofisticate!
Sono delle piccole meraviglie…
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