Il ritorno alla Casa del Padre
C’era una volta un tempo quando gli Alberi respiravano con noi, un tempo quando la Natura, amava, viveva con noi, un tempo quando assumeva sembianze umane, I fiumi, gli animali si comportavano come amanti appassionati, era il tempo in cui l’uomo e la Natura erano uniti da un unico afflato del mondo.
Le nostre radici, ed archetipi traggono forza e significante da quel mondo, un mondo in cui le forze della Natura padroneggiavano insieme all’uomo e zittirli era sacrilegio, l’Universo aveva un’unica visione : l’Uomo legato indissolubilmente alla terra ed ai suoi abitanti.
E’ bello pensare che il rispetto per l’ambiente , argomento così “parlato” oggi, possa riproporre la dualità uomo-natura, altrettanto seducente ri-ricondurre le personificazioni sacre, divine, paventandone insieme i moniti e le virtù, noi siamo lì, nell’alito delle spighe di grano mosse dal Dio Eolo, nelle loro radici, alimentate dalla madre Demetra,siamo nell’ accoppiamento del Minotauro con la bella Fedra (pensate un po’ che totem per la psicoanalisi moderna) oppure nell’amore della bella Tiro per il fiume Enipeo…a tal punto da desiderare di sdraiarsi continuamente sulle sue rive, Poseidone il Dio delle Acque si unisce a lei fingendosi il fiume … e così,quasi,a non finire. Quanto è forte il rapporto fra l’uomo e la Natura! E quanto quest’unione sia esaustiva,completa,appagante, ha in sé la vita,la morte,l’amore … Cos ’altro potremmo desiderare!
Di qui in poi riecheggiare il “Paradiso Perduto“ di Milton è facile: poema lirico, in versi sciolti, collocabile più o meno nella seconda metà del ‘600…Cos’è il Paradiso Perduto? Se non la caduta dell’uomo dalla sua primigenia unione con la Natura e con il Dio? Quanto ci mancano quegli Dei che albergavano negli alberi,nei prati,negli animali, ci mancano a tal punto da sentirli sussurrare,respirare, quando quella Nostalgia,atavica, ci attanaglia la bocca dello stomaco,ci offusca la vista per l’emozione di fronte ad uno spettacolo della Natura, ed allora, per incanto avvertiamo la nostra piccolezza umana e vorremmo ritornare alla Casa del Padre … per ricostituire l’unità..forse perduta.