Orto arte e….fantasia!
I giardinieri sono grandi sognatori…e guai non lo fossero, sognano fioriture perpetue e impossibili, sognano giardini fiabeschi dove vivere come stanze all’aria aperta,sognano labirinti in cui perdersi, sognano muretti diroccati da cui far sgorgare la vita…e così deve essere: un giardino da leggere come un libro di fiabe, dove puoi scorgere un folletto , sì sì quelli che abitano i tronchi cavi degli alberi, dove un bambino può iniziare a sperimentare la vita, lembi di terra per avventure sconosciute…ed un quasi orto non può mancare, evocativo per i suoi profumi, per i suoi sapori, che portano alla mente ed al cuore memorie perdute, di sapori inconfondibili.
Certo è che non sappiamo se così è, e se veramente quei sapori erano così speciali, però il loro ricordo giova così tanto al cuore, ed allora via libera ad un giardino con un “quasi orto” dove poter coltivare qualche pomodorino, o le bellissime zucchine, così decorative con i loro fiori gialli squillanti, oppure mescoliamo le fragoline di bosco con le lavande, i cui fiori serviranno a profumare lo zucchero per bevande dissetanti estive, usiamo i materiali di recupero, ve li ricordate i catini di zinco per lavare il bucato? bellissimi per un quasi orto, capienti e ricchi di suggestione, ma non fermiamoci, aggiungiamo qualche vecchio coccio nei nostri vasi, e disseminiamo qui e lì degli oggetti di terracotta, che fanno capolino da una pianta, mezzi nascosti dalle fronde, creiamo dei luoghi incantati per vivere tutti i giorni, non facciamo mancare qualche pianta di bosso, topiato a sfera dove adagiare i nostri pensieri, e poter arrendersi alla testa fra le nuvole….e in sul calar della sera, lanterne ovunque sparse… io amo appenderle ai rami degli alberi da frutto…e ovunque, per terra, sui davanzali…e magari un piccolo tavolino, in un angolino per godersi tutto questo….e la vita sarà, sicuramente, migliore per tutti.
Edwige Mormile
la psico-terra-peuta